In Israele Gideon Sa’ar, il leader del partito di opposizione Nuova Speranza, ha detto che si unirà alla coalizione del governo Netanyahu

Gideon Sa'ar (Emmanuel Dunand/Pool Photo via AP)
Gideon Sa'ar (Emmanuel Dunand/Pool Photo via AP)

In Israele Gideon Sa’ar, del partito di opposizione Nuova Speranza, ha accettato l’invito del primo ministro Benjamin Netanyahu a entrare nella coalizione di governo come ministro senza portafoglio, rafforzandola. Nelle scorse settimane si era parlato di Sa’ar come di un possibile sostituto dell’attuale ministro della Difesa Yoav Gallant: secondo fonti politiche sentite da Haaretz, Netanyahu starebbe valutando da tempo di rimuovere Gallant dal suo incarico a causa della sua opposizione alla legge sull’esenzione militare agli ultraortodossi. Sa’ar ha detto di aver rifiutato questa posizione, ma secondo i giornali israeliani Netanyahu sarebbe comunque determinato a sostituire Gallant, con Sa’ar o con un altro ministro.

Sa’ar è un parlamentare di lunga data e un ex ministro, che in passato ha fatto parte del partito di Netanyahu, il Likud e che aveva lasciato la coalizione di governo a marzo, in polemica con il primo ministro. Ultimamente però aveva lodato l’operato di Netanyahu: «Negli ultimi giorni il governo ha dimostrato una encomiabile determinazione e l’esercito israeliano ha agito in modo impeccabile» aveva dichiarato.

L’associazione che rappresenta le famiglie degli israeliani ostaggio di Hamas nella Striscia di Gaza ha detto che la nomina di Sa’ar è «una chiara e inequivocabile ammissione» del fatto che Netanyahu ha deciso di abbandonarli. Sa’ar in passato aveva paragonato un accordo per il cessate il fuoco (e quindi anche per il ritorno degli ostaggi) a una resa per Israele.