Secondo le proiezioni in Austria ha vinto l’estrema destra
Il Partito della Libertà ha ottenuto un risultato migliore delle aspettative, ma sarà difficile formare un governo perché nessun partito sembra disposto ad alleanze
Le proiezioni sul risultato delle elezioni per il rinnovo della camera bassa del parlamento austriaco dicono che ha vinto l’estrema destra, col Partito della Libertà (FPÖ), che avrebbe ottenuto il 28,9 per cento dei voti. L’Austria è una repubblica federale e il parlamento è composto dal Consiglio nazionale, eletto direttamente dagli elettori, e dal Consiglio federale, i cui membri vengono eletti dalle assemblee dei nove Länder – gli stati federati – che la compongono. Oggi si votava per rinnovare il Consiglio nazionale e i seggi hanno chiuso alle 17.
Sempre secondo le proiezioni al secondo posto, con il 26,3 per cento dei voti, è arrivato il Partito Popolare (ÖVP, di centrodestra, che negli ultimi cinque anni ha governato il paese insieme ai Verdi). Il Partito Socialdemocratico (SPÖ, di centrosinistra, che nel corso dell’ultimo mandato è stato all’opposizione) sarebbe invece il terzo partito più votato, con il 21 per cento. Al quarto posto sarebbero arrivati i Liberali di NEOS (con il 9,1 per cento) e al quinto i Verdi (8,3 per cento).
Non sembra che abbia superato la soglia di sbarramento del 4 per cento il Partito della Birra, che è stato fondato pochi anni fa come partito satirico e antipolitico, ma che a queste elezioni si era presentato con un programma un po’ più concreto: secondo le proiezioni ha ottenuto il 2 per cento; lo stesso è successo al Partito Comunista austriaco (KPÖ), con il 2,4 per cento.
Se le proiezioni dovessero essere confermate, queste elezioni sarebbero una vittoria al di sopra delle aspettative per FPÖ, a cui i sondaggi elettorali assegnavano il 26 per cento. Tuttavia, nessun partito si è detto disposto a formare una coalizione con l’estrema destra, ed è quindi difficile che FPÖ possa formare un governo.
Durante la campagna elettorale i candidati dei principali partiti hanno parlato soprattutto di economia, di inflazione e di costo della vita: in Austria nel 2023 l’inflazione è stata di oltre un punto percentuale sopra la media dell’Unione europea. Si è parlato molto anche di immigrazione, dato che diversi partiti sostengono misure per limitare gli arrivi e ostacolare l’accoglienza dei migranti (tra cui l’FPÖ, che è apertamente ostile verso i migranti, ma anche l’ÖVP e l’SPÖ), e di sicurezza, dopo che lo scorso agosto tre concerti della cantante statunitense Taylor Swift a Vienna sono stati annullati per la minaccia di attentati terroristici.
Secondo il quotidiano Der Standard, che ha citato fonti del ministero dell’Interno austriaco, ci vorranno parecchie ore per avere i risultati definitivi. La ragione di questo ritardo è che nel 2023 è stata approvata una legge elettorale che include la possibilità, nuova per il sistema austriaco, di votare per posta.