I giocatori di Trapani durante la recente amichevole contro l'Olympiakos (Sofia Messina/Trapani Shark)

La possibile sorpresa della Serie A di basket è una neopromossa

Trapani ha fatto una campagna acquisti molto ambiziosa, a partire dall'allenatore, e il presidente dice di voler vincere presto uno Scudetto

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Sabato 28 settembre comincia la Serie A maschile di basket, il principale campionato italiano. Le due squadre considerate favorite per la vittoria finale sono, come sempre negli ultimi anni, l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, ma ce ne sono altre competitive che potrebbero inserirsi nella corsa, sfruttando anche il fatto che Milano e Bologna saranno impegnate nella lunghissima stagione di Eurolega, la principale competizione europea. Una delle squadre indicate tra le possibili sorprese è la Trapani Shark. Almeno per i non addetti ai lavori è un po’ più sorprendente di altre perché è una neopromossa (è cioè appena salita dall’A2, la seconda serie) e ha attuato una campagna acquisti molto ambiziosa: quasi tutti i principali media e osservatori prevedono che possa arrivare ai playoff (cioè tra le prime otto) e da lì in poi mettere in difficoltà anche le squadre migliori.

Per la prima stagione in Serie A dopo 32 anni, la dirigenza di Trapani ha scelto un allenatore molto esperto e quotato, il croato Jasmin Repeša, che in Italia ha vinto due Scudetti, nel 2005 con la Fortitudo Bologna e nel 2016 con l’Olimpia Milano (l’allenatore della promozione ottenuta lo scorso anno, Andrea Diana, è rimasto invece come vice). Repeša ha allenato tantissime squadre in Italia e in Europa: la sua ultima stagione in Serie A era stata il 2022-2023, quando portò Pesaro ai playoff ma fu eliminato ai quarti di finale da Milano; l’anno scorso è stato il direttore sportivo della Nazionale croata.

Jasmin Repeša (al centro) parla alla squadra durante un time-out di Trapani-Olympiakos (Sofia Messina/Trapani Shark)

Il proprietario del Trapani, l’imprenditore romano del settore dei cereali Valerio Antonini, è anche il presidente della squadra di calcio di Trapani (che oggi è in Serie C) e parla spesso dell’ambizione di essere la persona che porterà una squadra siciliana a vincere per la prima volta uno Scudetto nel calcio o nel basket. Subito dopo la promozione in A ha detto: «Adesso credo che sia il momento di costruire il secondo passaggio del mio progetto, che è quello del consolidamento, per poi tentare di fare quello che in Sicilia non si è mai riuscito a fare, cioè vincere uno Scudetto».

Per raggiungere questi obiettivi, dopo aver nominato Repeša come allenatore Antonini ha acquistato diversi giocatori di ottimo livello: sono arrivati, tra gli altri, Tibor Pleiß dall’Anadolu Efes, Langston Galloway da Reggio Emilia e John Petrucelli da Brescia. Pleiß è un centro (il giocatore che gioca più vicino al canestro) tedesco alto quasi 2 metri e 20 e con una lunga esperienza nelle migliori squadre europee: ha giocato tra le altre nel Barcellona, nel Galatasaray e appunto nell’Efes, con il quale ha vinto per due volte l’Eurolega, nel 2021 e nel 2022. La sua decisione di passare dall’Efes a una squadra che fino all’anno scorso non giocava in Serie A viene ritenuta un altro segnale delle grandi ambizioni di Trapani.

Galloway ha giocato per quasi tutta la carriera in NBA, il principale campionato di basket nordamericano e di gran lunga quello di più alto livello al mondo, nel ruolo di guardia: ha fatto più di 450 partite, soprattutto nei New York Knicks e nei Detroit Pistons. Lo scorso anno è arrivato in Italia, dove con Reggio Emilia è stato il quarto miglior realizzatore del campionato, segnando 16,9 punti di media a partita. Petrucelli invece è un cestista statunitense naturalizzato italiano e arriva da Brescia, con cui nel 2023 ha vinto la Coppa Italia e la scorsa stagione il premio di miglior difensore del campionato. Pleiss, Galloway e Petrucelli sono tutti giocatori molto esperti e non più giovanissimi (hanno 34, 32 e 31 anni) e i loro acquisti dimostrano come Trapani probabilmente miri a essere competitiva sin da subito.

I 20 punti segnati da Galloway la scorsa stagione in una grande prestazione contro la Virtus Bologna

Oltre a loro, sono arrivati anche il playmaker statunitense Justin Robinson (anche lui, pur essendo più giovane, ha esperienza in NBA), l’ala grande britannica Akwasi Yeboah dal Galatasaray e Riccardo Rossato da Scafati, mentre della squadra dell’anno scorso sono rimasti Stefano Gentile, Amar Alibegovic, JD Notae, Marco Mollura, Rei Pullazi e Chris Horton, con cui Trapani aveva sostanzialmente dominato la A2, vincendo 29 partite su 32 in stagione regolare e 9 su 11 ai playoff.

La cosa più complicata per Trapani e per il suo allenatore Repeša sarà riuscire sin da subito a far giocare bene assieme una squadra con diversi giocatori nuovi, soprattutto tra quelli che saranno titolari, e allo stesso tempo cercare di non far sentire troppo il salto di categoria a quelli che c’erano già. Pochi giorni fa al Pala Shark, il palazzetto in cui gioca le partite di casa, Trapani ha giocato un’amichevole contro i greci dell’Olympiacos: ha perso, ma di soli 5 punti (90-95), giocando quasi alla pari per tutta la partita contro una delle migliori squadre d’Europa. Sabato 28 settembre Trapani avrà subito una partita importante, alle 20 in casa contro la Virtus Bologna.

Gli highlights dell’amichevole tra Trapani e Olympiacos

In città intanto sembra esserci grande entusiasmo: sono stati venduti 3.658 abbonamenti, in un palazzetto che contiene al massimo 4.325 persone, quindi è facile pensare che il Pala Shark sarà quasi sempre pieno. Già l’anno scorso, in Serie A2, ci furono di media più di 3mila spettatori a partita. Nelle previsioni di inizio stagione La Gazzetta dello Sport ha messo Trapani al quarto posto dietro solo a Milano, Bologna e Venezia, la stessa posizione che le assegnava già un mese fa Sportmediaset, definendola potenzialmente «la più forte neopromossa della storia», pur ammettendo che «per lo Scudetto, nonostante le dichiarazioni della presidenza, è ragionevole attendere almeno un’altra stagione».

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