A Roma c’è un problema con i pullman turistici parcheggiati davanti alle Mura Aureliane
I residenti dicono che rovinano il paesaggio, ma il Comune non ha ancora trovato una soluzione per spostarli
Da mesi alcuni residenti di Roma protestano contro dei grossi autobus turistici, noti come torpedoni, che sono perennemente parcheggiati davanti alle Mura Aureliane, la cinta muraria di epoca imperiale che percorre la città. I pullman sostano su viale di Porta Ardeatina, nella zona sud di Roma, e sono di Roma Mobilità, l’azienda controllata dal Comune che gestisce i servizi di trasporto pubblici e privati. In seguito a varie pressioni, lo scorso luglio il Comune aveva emesso una delibera per chiedere di spostare i pullman, che però sono sempre rimasti lì. Le persone che vivono nella zona hanno quindi organizzato una manifestazione in programma per domani (29 settembre).
Le Mura Aureliane sono uno dei monumenti più antichi di Roma e in generale sono tra le cinte murarie antiche più lunghe e meglio conservate al mondo: furono costruite nel III secolo dopo Cristo per volontà dell’imperatore Aureliano, per difendere la città da eventuali attacchi esterni.
Su viale di Porta Ardeatina, davanti alle mura, ci sono 14 stalli (ossia parcheggi per torpedoni) che secondo i residenti della zona rovinano il paesaggio. La delibera del Comune dello scorso maggio era stata proposta dalla commissione che si occupa della gestione dei fondi del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione Europea per uscire dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19. Con il PNRR sono infatti stati finanziati alcuni interventi di restauro e valorizzazione delle Mura Aureliane.
La delibera impone la rimozione degli stalli in via di Porta Ardeatina e vieta di disporne altri in futuro. Lungo le Mura, e anche negli spazi oggi occupati dai parcheggi, il comune vorrebbe costruire un “parco lineare”, ossia un «progetto urbanistico che organizza, riqualifica, reintegra, rivitalizza lo spazio intorno alle Mura, privilegiando per quanto possibile l’utilizzo del verde, ma anche la realizzazione di spazi, pavimenti per soste, piste ciclabili e organizzazione di spazi per usi diversi».
La delibera di maggio avrebbe dovuto essere immediatamente esecutiva. Oltre quattro mesi dopo, però, non è ancora stata trovata una soluzione, o quantomeno non una soluzione completa: sono stati individuati spazi per posizionare otto stalli, mentre per altri sei non c’è ancora un nuovo spazio. Quattro degli spazi individuati come alternativa, inoltre, restano in quella zona: non esattamente davanti alle mura ma semplicemente dall’altro lato della strada, verso via Miani.