Meta è stata multata di nuovo per aver violato il regolamento europeo sulla privacy, per 91 milioni di euro

Il logo di Meta sul cartello all'ingresso della sua sede principale in California
(AP Photo/ Godofredo A. Vásquez, File)

La Data Protection Commission (DPC), l’autorità irlandese che si occupa di privacy e che agisce in materia per conto dell’Unione Europea, ha multato Meta per 91 milioni di euro per non aver tutelato in maniera adeguata le password dei suoi utenti. Meta è la società statunitense che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp e la sanzione è stata stabilita in seguito a indagini cominciate nell’aprile del 2019, quando Meta aveva avvisato l’ente irlandese di aver inavvertitamente conservato le password nei suoi sistemi interni senza che fossero criptate: è una violazione del Regolamento generale dell’Unione Europea sulla protezione dei dati (GDPR), la legge europea in vigore dal maggio del 2018 e pensata per rafforzare la protezione dei dati personali dei cittadini e dei residenti dell’Unione Europea.

Quella stabilita venerdì non è la prima sanzione contro Meta, che ha la sua sede europea nella capitale irlandese Dublino: nel maggio del 2023 la DPC aveva multato l’azienda per 1,2 miliardi di euro sempre per una violazione del GDPR, in relazione al trasferimento di dati personali degli utenti europei negli Stati Uniti. In precedenza la DPC aveva multato Meta altre quattro volte.