Un bambino per le strade di Port-au-Prince (AP Photo/Odelyn Joseph)

L’accesso al terminal commerciale del porto della capitale di Haiti è stato chiuso per prevenire gli attacchi delle bande criminali

Caribbean Port Services (CPS), la società che gestisce il terminal commerciale del porto della capitale haitiana Port-au-Prince, ha detto che bloccherà gli accessi da terra al porto per evitare gli attacchi delle bande criminali che controllano buona parte della città. Durante la chiusura, che dal 26 settembre andrà fino al 29, le forze dell’ordine cercheranno di mettere in sicurezza la zona. Recentemente alcune navi erano state colpite da spari durante lo scarico delle merci, e due marinai erano stati rapiti. Sia il porto sia l’aeroporto di Haiti erano stati chiusi per diversi mesi all’inizio dell’anno a causa degli attacchi delle bande criminali.

Haiti occupa una parte dell’isola di Hispaniola nei Caraibi: da mesi una potente alleanza di bande criminali si scontra molto violentemente con le forze dell’ordine nella capitale, causando fra le altre cose la sostituzione del presidente Ariel Henry. Recentemente rivolgendosi all’ONU il presidente del consiglio di transizione istituito per sostituire Henry, Edgard Leblanc Fils, ha chiesto che il contingente internazionale di poliziotti inviato dal Kenya per aiutare le autorità haitiane a gestire la situazione sia trasformato in una missione di peacekeeping vera e propria. Giovedì il presidente kenyano William Ruto ha detto che invierà altri poliziotti nel paese.

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