Taiwan ha detto di aver rilevato attività militari cinesi attorno all’isola per il secondo giorno consecutivo

Un caccia J-15 cinese a bordo di una portaerei, nell'aprile 2023
Un caccia J-15 cinese a bordo di una portaerei, nell'aprile 2023 (An Ni/Xinhua via AP)

Giovedì il ministero della Difesa di Taiwan ha detto di aver rilevato l’attività di 29 aerei militari cinesi dopo che, nelle 24 ore precedenti, aveva già segnalato la presenza di 43 caccia e 8 navi cinesi attorno all’isola. Di questi 43 caccia, 34 sono entrati nella zona di identificazione per la difesa aerea (ADIZ), violando lo spazio aereo taiwanese. Questa incursione dell’aeronautica cinese – che negli ultimi anni ha aumentato gli sconfinamenti – è avvenuta dopo che, secondo i media, mercoledì per la prima volta un cacciatorpediniere giapponese è passato dallo stretto di Taiwan (sul quale la Cina rivendica la sovranità), per riaffermarne la libertà di navigazione, scortato da navi di Australia e Nuova Zelanda.

Il ministero della Difesa cinese non ha commentato queste attività militari: potrebbero essere una ritorsione per il passaggio della nave giapponese oppure parte delle periodiche esercitazioni condotte attorno a Taiwan dalle forze armate cinesi. Giovedì inoltre la Cina ha testato un missile balistico in acque internazionali dell’oceano Pacifico: non era carico, ma il modello è in grado di trasportare testate nucleari. La Cina non faceva un test di questo tipo dagli anni Ottanta e diversi governi, tra i quali Giappone e Australia, hanno protestato per non essere stati avvisati.

– Leggi anche: La serie taiwanese che racconta un’ipotetica invasione della Cina