• Italia
  • Giovedì 26 settembre 2024

Cosa sappiamo della strage familiare di Nuoro, in Sardegna

Roberto Gleboni ha ucciso la moglie, due figli e un vicino di casa, ha ferito la madre e un altro figlio, e poi si è ucciso: per ora non si conosce il movente

Forze dell'ordine e soccorritori nel luogo dell'omicidio
(ANSA/Maria Giovanna Fossati)
Forze dell'ordine e soccorritori nel luogo dell'omicidio (ANSA/Maria Giovanna Fossati)
Caricamento player

Mercoledì mattina a Nuoro, in Sardegna, un uomo di 52 anni ha compiuto una strage in famiglia uccidendo a colpi di pistola la moglie, due figli e un vicino di casa. Poi è andato a casa di sua madre e ha sparato anche a lei, ferendola. Infine si è ucciso. L’uomo si chiamava Roberto Gleboni, era dipendente di Forestas, l’agenzia forestale della regione Sardegna, ed era incensurato. Faceva parte di un sindacato del suo settore, il Fai CISL.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, intorno alle 7 di mercoledì Gleboni ha prima sparato in casa alla moglie Giuseppina Massetti, poi è andato nella camera da letto della figlia Martina, di 25 anni, e ha sparato e ucciso anche lei. In seguito ha sparato anche agli altri due figli, di 9 e 14 anni: il primo è stato inizialmente ricoverato in gravi condizioni in ospedale, poi in serata ne è stata dichiarata la morte cerebrale; il secondo invece è stato solo ferito in modo non grave.

Dopo aver sparato alla moglie e ai figli è uscito di casa e sul pianerottolo ha incrociato il vicino Paolo Sanna, di 69 anni, e gli ha sparato ferendolo gravemente: anche per Sanna è stata dichiarata la morte cerebrale in ospedale. In seguito Gleboni ha preso l’auto ed è andato a casa di sua madre, Maria Esterina Riccardi, di 84 anni. È entrato e le ha sparato, ferendola al collo (ma non è in pericolo di vita). Poi, in base alle ricostruzioni degli investigatori, si è ucciso davanti a lei con la pistola con cui aveva compiuto gli omicidi. Gleboni deteneva legalmente la pistola per uso sportivo, e da poco gli era stato rinnovato il porto d’armi. Secondo alcune testimonianze raccolte dal Corriere della Sera, Gleboni era molto appassionato di armi.

Per il momento non sono state avanzate ipotesi sul movente degli omicidi, e le indagini sono ancora in corso: vicini e conoscenti sentiti dai giornali hanno raccontato che Gleboni e la moglie si stavano separando, ma nei suoi confronti non c’erano state segnalazioni o denunce di violenze in famiglia. L’unico figlio sopravvissuto ha raccontato agli investigatori che poco prima della strage sua madre e suo padre avevano litigato.