La palestra per andare sulla Luna
È un centro in Germania appena inaugurato dall'ESA, dove gli astronauti possono sperimentare le condizioni sul nostro satellite naturale
Ci vorrà ancora molto tempo prima che gli esseri umani tornino a mettere piede sulla Luna: nel frattempo però astronaute e astronauti possono prendere confidenza con l’ambiente lunare grazie al LUNA (Luna Analog Facility), il nuovo centro di addestramento gestito dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dal Centro aerospaziale tedesco (DLR) che è stato inaugurato mercoledì a Colonia, nella Germania occidentale.
Il LUNA infatti imita la superficie lunare in maniera realistica, e servirà sia per testare rover e altri equipaggiamenti, sia perché scienziati, ingegneri e astronauti possano far pratica e farsi trovare preparati a vivere e lavorare sulla Luna, a cominciare dalle camminate con le tute spaziali.
La struttura si trova al Centro europeo per gli astronauti di Colonia e durante la cerimonia di inaugurazione il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha definito la sua apertura «una tappa significativa per gli sforzi di esplorazione spaziale dell’Europa». Il progetto per costruirlo risale al 2013, ma la sua realizzazione ha subìto vari ritardi in parte a causa della pandemia da coronavirus e in parte in seguito alla scoperta della presenza in zona di una specie protetta di lucertole, che ha portato a spostarlo in un’area diversa rispetto a quella prevista. Ha una superficie di circa 700 metri quadrati e un aspetto che ricorda molto la Luna.
Alexander Gerst, astronauta di esperienza dell’ESA, ha detto che nel nuovo centro si ritrova «la maggior parte degli aspetti che si possono trovare sulla Luna», dalla superficie alla polvere lunare (altamente abrasiva), dalle rocce all’illuminazione. Per riprodurre la regolite, ovvero l’insieme di polvere e sedimenti che compone lo strato esterno della superficie lunare, sono state utilizzate 900 tonnellate di roccia vulcanica estratta dalle montagne della regione al confine tra Belgio, Germania e Lussemburgo, poi ridotte in polvere.
Sono inoltre riprodotti i cicli di notte e giorno lunari. La struttura sarà aperta sia agli astronauti dell’ESA sia a quelli non europei, compresi quelli della NASA.
Al momento l’ESA sta lavorando sulla capsula da trasporto Orion, che verrà utilizzata nell’ambito del programma Artemis della NASA, quello con cui gli esseri umani torneranno a esplorare la Luna per la prima volta dopo il 1972, anno dell’ultima missione del programma lunare statunitense Apollo. La missione Artemis 1, senza equipaggio, si è conclusa nel 2022 con successo: con Artemis II, prevista per il novembre del 2025, un equipaggio raggiungerà la Luna, vi orbiterà intorno e tornerà sulla Terra, mentre per l’allunaggio bisognerà attendere Artemis III, ancora più avanti.
Nel novembre del 2022, dopo una selezione di quasi due anni, l’ESA aveva annunciato i 17 nuovi astronauti e astronaute che in questi anni avrebbero seguito la formazione per partecipare alle missioni spaziali, comprese quelle di Artemis. Tra di loro come riserve ci sono gli italiani Andrea Patassa e Anthea Comellini, che insieme alle altre persone scelte hanno partecipato all’addestramento nel Centro europeo per gli astronauti, seguito dalla formazione per la Stazione spaziale internazionale (ISS) e da sessioni di addestramento specifiche in base alle missioni spaziali assegnate.
Accanto al LUNA è in costruzione il Future Lunar Exploration Habitat, o FLEXHab, un modulo che è collegato alla riproduzione dell’ambiente lunare, e che è pensato come luogo in cui astronaute e astronauti potrebbero vivere e lavorare. Sempre nel Centro di Colonia ci sarà EDEN LUNA, ovvero un riadattamento della EDEN ISS, la serra realizzata da un consorzio internazionale di ricerca che dal 2018 al 2022 era stata usata per sperimentare la coltivazione di frutta e verdura in Antartide. Entrambi verranno utilizzati per ulteriori esperimenti.
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