Almeno 46 persone sono annegate durante le celebrazioni di una festa religiosa nel nordest dell’India

Una donna prega durante le celebrazioni del Jivitputrika Vrat e Calcutta, in India, 29 settembre 2021 (AP Photo/Bikas Das)
Una donna prega durante le celebrazioni del Jivitputrika Vrat e Calcutta, in India, 29 settembre 2021 (AP Photo/Bikas Das)

Almeno 46 persone, tra cui 37 bambini, sono annegate in diversi villaggi dello stato indiano del Bihar, nel nordest del paese, durante i festeggiamenti per il Jivitputrika Vrat, una festa indù di tre giorni celebrata ogni anno nel nord dell’India e in alcune zone del Nepal. Uno dei riti del Jivitputrika Vrat prevede che le madri facciano il bagno negli stagni e nei fiumi attorno ai loro villaggi insieme ai loro figli. I livelli d’acqua più alti del solito registrati nel Bihar nell’ultima settimana, causati dall’intensità delle piogge recenti, potrebbero aver contribuito alle morti.

In India le morti dovute alla calca che si forma durante le feste religiose sono abbastanza comuni, visto che queste cerimonie radunano spesso grandi quantità di persone in spazi troppo piccoli per contenerle tutte, con scarse misure di sicurezza. Gli annegamenti però sono piuttosto rari, anche perché durante il periodo del Jivitputrika Vrat i fiumi e gli stagni sono solitamente sorvegliati dalla polizia. Non è chiaro quali misure di sicurezza siano state adottate in questo caso: il New York Times ha provato a contattare gli ufficiali del Bihar Disaster Management Authority (l’agenzia statale che si occupa di prevenire i disastri naturali), ma non ha ottenuto risposta.