Ryan Wesley Routh è stato incriminato per aver cercato di uccidere Donald Trump
L’uomo sospettato di aver voluto sparare all'ex presidente degli Stati Uniti in un campo da golf è stato formalmente accusato e rischia l'ergastolo
Martedì Ryan Wesley Routh, l’uomo arrestato il 15 settembre perché sospettato di voler sparare all’ex presidente statunitense Donald Trump mentre stava giocando a golf, è stato incriminato per tentato omicidio di un candidato alla presidenza, un reato punibile con l’ergastolo.
Era uno sviluppo atteso, specialmente da quando lunedì era stata resa nota dalle autorità giudiziarie una lettera scritta mesi fa da Routh in cui diceva di voler uccidere Trump. Routh al momento è già accusato di altri due crimini federali, ossia possesso di un’arma da parte di un pregiudicato e possesso di un’arma a cui è stato cancellato il numero di serie.
L’incriminazione è stata formulata dal gran giurì federale di Miami, secondo cui Routh aveva visitato e controllato i terreni del campo da golf di Trump per circa un mese prima del suo arresto: insieme al fatto che avesse puntato il fucile in direzione dell’ex presidente e alla lettera in cui dichiarava di volerlo uccidere è abbastanza per formulare un’accusa del genere.
L’atto è stato depositato presso la Corte distrettuale federale della Florida meridionale, dove il caso è stato ora assegnato in modo casuale alla giudice Aileen M. Cannon: a luglio Cannon aveva archiviato il processo penale contro Trump per il caso dei documenti riservati conservati in modo improprio nella sua villa di Mar-a-Lago, in Florida.
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