Imbarcazioni malandate su una spiaggia di Monastir, in Tunisia, il 16 aprile 2018 (AP Photo/Nariman El-Mofty)

I corpi di 13 uomini migranti sono stati trovati in mare al largo della Tunisia

I corpi di 13 uomini sono stati trovati in mare al largo della costa orientale della Tunisia, all’altezza delle città di Chebba e Salakta. Lo ha fatto sapere mercoledì 25 settembre un portavoce della procura di Mahdia e Monastir, Farid Ben Jha, all’agenzia di stampa francese AFP. Si presume che gli uomini provenissero da paesi dell’Africa subsahariana. È stata aperta un’indagine per determinare le cause del loro annegamento.

La Tunisia è con la Libia il paese principale da cui si imbarcano i migranti che cercano di raggiungere irregolarmente l’Italia, e dunque il territorio dell’Unione Europea, attraverso il mar Mediterraneo. La gran parte di loro proviene da paesi dell’Africa subsahariana ma anche molti tunisini tentano il viaggio, che è molto rischioso a bordo delle imbarcazioni sovraffollate messe a disposizione dei migranti dai trafficanti di esseri umani.

Secondo l’ong “Forum tunisien pour les droits économiques et sociaux” nel 2023 sono morte più di 1.300 persone nei naufragi vicino alle coste tunisine. Nello stesso anno in tutto il Mediterraneo, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), morirono 3.155 migranti; dall’inizio di quest’anno secondo l’OIM ne sono morti 1.405.

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