Su Instagram e TikTok è pieno di nonni
Come nonna Natalina, nonna Silvi e nonno Severino, solo per citare alcuni "senior influencer" da centinaia di migliaia di follower
Il profilo Instagram di Licia Fertz assomiglia a quello di molte influencer. C’è un video in cui sfila sorridente durante una marcia a favore dei diritti della comunità LGBTQ+ indossando una sgargiante coroncina di fiori dei colori dell’arcobaleno; un post in cui fa pubblicità a un prodotto di Dyson; un altro in cui si mostra in costume da bagno e parla del rapporto complesso che molte donne hanno con il proprio corpo; una foto con l’outfit indossato durante una festa di capodanno. Su Instagram Fertz ha 257 mila follower, su TikTok pochi meno di 30mila: sono numeri che fanno di lei un “personaggio del web”, di quelli che spesso vengono riconosciuti per strada, invitati in televisione o pagati dalle aziende per pubblicizzare prodotti al loro pubblico molto affezionato.
C’è un solo dettaglio che la distingue facilmente dagli altri: Fertz ha 94 anni. Rientra nella categoria delle cosiddette “senior influencer”, persone dai settant’anni in su (ma spesso anche molto più anziane) che hanno una presenza digitale molto attiva, riconoscibile e apprezzata tra gli utenti più giovani. Talvolta i senior influencer hanno creato da sé i propri profili e curano personalmente i contenuti che pubblicano. Molto più spesso diventano famosi a partire da qualche video pubblicato per divertimento dai nipoti online.
Anche per questo, in Italia quasi tutti i senior influencer più famosi si fanno chiamare con il nome di battesimo: nonna Luigina, nonna Adele, nonno Lello, nonna Nennella, nonno Severino. Alcuni danno immediatamente l’idea di essere affabili, energetici, felici di stare al gioco, altri funzionano perché si mostrano burberi e schietti in una maniera che risulta simpatica. Quasi tutti hanno fortissimi accenti locali, anche perché spesso vivono in cittadine piuttosto piccole e provengono da famiglie che storicamente non sono state molto ricche: attirano l’affetto del pubblico proprio perché danno l’idea di essere persone alla mano, autentiche, disinteressate a creare un personaggio fittizio e idealizzato come succede invece spesso sui social network.
Anche Fertz ha cominciato ad apparire online su idea del nipote, Emanuele Usai. «All’inizio lo scopo del profilo era distrarre nonna dalla depressione per la morte del nonno: vestirla tutta colorata, portarla fuori, vivere nuove esperienze», racconta Usai. «Io la considero un po’ la madrina delle nonne influencer italiane, è stata la prima, anche se non è più quella più seguita». Il profilo di Fertz cominciò ad attirare moltissima attenzione cinque anni fa, quando fu invitata a posare in topless sulla copertina della rivista Rolling Stone: nell’insieme, il suo è il profilo che più si distingue nell’intenzione di mostrare Fertz come una donna dall’identità complessa e poliedrica, distante dallo stereotipo della donna anziana modesta e legata esclusivamente alla sfera domestica.
«Anche il profilo di nonna si chiama @liciafertz e non Nonna Licia perché vuole sottolineare che essere nonna non è l’unico aspetto della sua vita», dice Usai. «Prima di essere nonna una donna è stata figlia, moglie, madre, lavoratrice, ha avuto identità diverse, ha attraversato periodi bui e periodi belli, ma è arrivata dov’è perché è riuscita a raccogliere queste tante cose e metterle insieme», aggiunge Fertz.
Oggi il nipote lavora a tempo pieno al suo profilo, seguendo gli eventi a cui Fertz viene invitata, le collaborazioni con i brand, e capendo insieme a lei i temi su cui vuole esporsi personalmente, come la legalizzazione dell’eutanasia e la cosiddetta “body positivity”. «Non hai idea di quante donne, anche di cinquant’anni, ci hanno scritto per ringraziarci per aver mostrato che una donna di 90 anni può indossare tranquillamente un costume da bagno», racconta per esempio Usai.
È un ragionamento che fanno molte altre senior influencer in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, in Canada e in Cina. Attirano l’attenzione anche di donne molto più giovani perché mostrano, in modo spesso piuttosto realistico, come continuare ad avere uno stile personale e una vita attiva, emozionante e piena anche in tarda età. Già nel 2018, per esempio, l’artista e influencer australiana 77enne Jenny Kee diceva al New York Times di non avere nessuna intenzione di «diventare una di quelle vecchiette che stanno ferme nella propria casa di cura, con quei capelli azzurrini»: «se ci trovate in una casa di cura saremo lì con la nostra marijuana, i nostri alimenti salutari e il nostro gran senso dello stile».
Da questo punto di vista, i senior influencer italiani che vanno per la maggiore danno un’immagine della vecchiaia più tradizionale, anche se spesso molto gioiosa. Su TikTok attirano per esempio molto entusiasmo gli sketch comici di nonno Severino e nonna Imma (rispettivamente 95 e 84 anni), che mostrano spesso la felicità di stare ancora bene insieme dopo molti anni di matrimonio.
I contenuti che piacciono più di tutti, e che attirano anche una grossa parte di pubblico internazionale affezionato all’immagine della nonna italiana che propone ricette semplici e gustose della tradizione locale, sono quelli in cui, appunto, le nonne cucinano. La pagina più seguita ad appartenere a questo filone è quella di Silvana Bini, detta Nonna Silvi, che ha 83 anni e 3,5 milioni di follower su Instagram, oltre ad altri 1,7 milioni su TikTok. Le pagine sono state aperte da suo nipote, il ventottenne Gabriele Martini, all’inizio del 2023, e hanno ottenuto immediatamente grande successo.
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Oggi Bini viene invitata spesso a partecipare a trasmissioni televisive, è stata intervistata da importanti media internazionali ed è stata invitata in Qatar a cucinare per la famiglia dell’emiro Tamīm bin Ḥamad Āl Thānī, ma alla domanda «qual è la cosa che la diverte di più, tra tutto quello che fa?» risponde comunque «fare i biscottini». Vive a Montespertoli, in provincia di Firenze, e dopo aver lavorato come stiratrice in una grande fabbrica, aver aiutato il marito a gestire un pollaio e contribuito a crescere i nipoti, da anni lavora con il figlio in un forno che vende prodotti tipici della tradizione toscana. Oggi è il volto dell’azienda di famiglia, che spedisce biscotti, conserve, pasta e creme in tutta Europa.
Per lei, i social network «sono principalmente lavoro»: «ci si dà da fare, sennò non si campa», spiega. «Non mi spiego il successo, forse è che propongo ricette facili. Poi sono schietta, pane al pane. Qualche volta sono sguaiata, allora dico a mio nipote “scancella, ho esagerato!”», ha raccontato in un’intervista al Fatto Quotidiano. «A lei piace stare a casa, guardare Beautiful, giocare a carte con le sorelle che abitano qui. Poi è disponibilissima a fare foto con le persone che la riconoscono per strada, anche se un po’ ci resta male se viene assaltata dalla gente», dice invece Martini, il nipote. «La gente a volte non ha ritegno. La strattonano a destra e sinistra. Ma poi lei è una nonna, le piace mettersi a chiacchierare».
A febbraio sia Bini che Natalina Moroni, che ha 87 anni e sui social network è nota come nonna Natalina, sono state invitate al Senato per essere premiate dall’Associazione Assotutela in quanto personaggi che diffondono la tradizione italiana e la memoria storica del paese. «Nel nostro caso è cominciato tutto un po’ per caso: la nonna a casa fa sempre la pasta fresca, e un giorno stavo studiando per la maturità, le ho fatto un video per ricordo e l’ho caricato su TikTok, che fino a quel momento usavo a fini personali», racconta il nipote, il ventenne Luca Mercati. «È diventato virale, ma ho pensato che fosse un caso. Una settimana dopo la nonna stava preparando i ravioli e le ho fatto un altro video, e ha avuto così tanto successo che poi hanno cominciato a contattarci le tv locali e poi quelle nazionali, ed è cominciato tutto».
Oggi su TikTok ha 3 milioni di follower, su Instagram 249mila, e Mercati ha organizzato alcune collaborazioni con marchi di sughi e altri prodotti alimentari, oltre a gestire di tanto in tanto delle dirette su TikTok, che permettono ai creatori di contenuti di monetizzare l’attenzione degli altri utenti in modo piuttosto semplice e diretto una volta superato il primo milione di follower. «Ci avevano chiesto anche di fare pubblicità a brand di abbigliamento, ma abbiamo deciso che non era il caso: è facile che la gente si stanchi se cominci a farti sponsorizzare da aziende che non c’entrano nulla con ciò che fa la nonna», spiega.
Anche lei viene spesso riconosciuta per strada. «All’inizio le persone la salutavano per strada e lei rispondeva “Io non vi conosco, però”. E loro rispondevano “io la seguo, mi piace quello che fa!”. Da allora sono venuti a trovarla anche follower dal Brasile e dal Canada», racconta Mercati. «Spesso ci commentano i video per dire che anche la loro nonna italiana preparava quei piatti. C’è tantissima gente fuori dall’Europa che vuole conoscere la nostra tradizione. Noi però facciamo i video solo quando le va, per divertirci insieme: a lei piace uscire, stare con le amiche, leggere, guardare la televisione la sera. Fare, giustamente, la vita da pensionata».
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