• Mondo
  • Martedì 24 settembre 2024

Israele ha ricominciato a bombardare il sud del Libano

Per il secondo giorno consecutivo, dicendo di voler colpire postazioni di Hezbollah: nei bombardamenti iniziati lunedì sono già state uccise più di 500 persone

Un edificio distrutto ad Akbieh, nel sud del Libano, martedì 24 settembre 2024 (AP/Mohammed Zaatari)
Un edificio distrutto ad Akbieh, nel sud del Libano, martedì 24 settembre 2024 (AP/Mohammed Zaatari)

Martedì mattina l’esercito israeliano ha ricominciato a bombardare il sud del Libano e la valle del Beqaa, per il secondo giorno consecutivo. L’esercito ha detto di avere colpito alcuni depositi di armi ed edifici che il gruppo politico e militare libanese Hezbollah usava per lanciare razzi contro Israele. Gli attacchi israeliani di lunedì e martedì mattina hanno ucciso 558 persone, secondo il conteggio del ministero della Salute libanese, di cui almeno 50 bambini.

Martedì mattina sono ricominciati anche gli attacchi di Hezbollah contro Israele: in alcune città della Bassa Galilea hanno cominciato a suonare le sirene antiaeree e diversi razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa israeliano senza creare danni o feriti gravi.

Anche oggi l’esercito israeliano ha rinnovato l’ordine di evacuazione per i cittadini libanesi. Il portavoce arabofono dell’esercito Avichay Adraee ha scritto che gli attacchi continueranno e che le persone che si trovano vicino a un edificio utilizzato da Hezbollah per conservare le armi dovranno «allontanarsi di almeno un chilometro o uscire dal comune». «Chiunque sia nelle vicinanze di membri di Hezbollah si sta mettendo a rischio», ha aggiunto Adraee. Poco prima di avviare gli attacchi di lunedì, Israele aveva inviato degli avvisi simili sui telefonini di migliaia di cittadini libanesi, esortandoli ad andarsene. Il ministro dell’Informazione del Libano Ziad Makary aveva definito gli avvisi uno strumento nella «guerra psicologica» condotta da Israele.

Israele ha detto che martedì mattina Hezbollah ha lanciato 100 razzi verso il proprio territorio. La maggior parte sono stati intercettati da Iron Dome, il sistema di difesa israeliano, ma una scheggia ha colpito e ferito una persona nella città di confine di Kiryat Shmona. Hezbollah ha detto di aver lanciato i propri attacchi contro una serie di obiettivi militari israeliani, compresa una fabbrica di esplosivi a poco più di 60 chilometri dal confine.

Lo scontro tra Hezbollah (un potente gruppo politico e militare alleato dell’Iran e di Hamas) e Israele è in corso dall’inizio dell’invasione israeliana nella Striscia di Gaza, cominciata dopo gli attacchi di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre. I bombardamenti israeliani però hanno raggiunto un nuovo livello di intensità negli ultimi giorni, dopo che Israele aveva fatto esplodere migliaia di cercapersone e walkie-talkie in possesso di Hezbollah, uccidendo almeno 30 persone.

Lunedì mattina Israele aveva iniziato a bombardare massicciamente diverse zone del Libano, soprattutto il sud, dicendo di voler colpire l’organizzazione libanese: negli attacchi sono state uccise quasi 500 persone in un solo giorno (il conteggio dei morti ha poi superato i 500 entro la fine della mattinata di martedì). Durante la giornata migliaia di persone hanno cominciato a lasciare le proprie case nel sud per spostarsi più a nord, in cerca di posti più sicuri dove stare.

Intanto all’aeroporto internazionale di Beirut i voli stanno subendo delle variazioni: molte compagnie hanno annunciato che sospenderanno il servizio e decine di voli in entrata e uscita sono stati cancellati.