Caroline Ellison è stata condannata a due anni di carcere nel processo al «re delle criptovalute»

Caroline Ellison in uno sketch realizzato durante il processo
Caroline Ellison in uno sketch realizzato durante il processo (Elizabeth Williams via AP)

Martedì un tribunale federale di New York, negli Stati Uniti, ha condannato a due anni di carcere Caroline Ellison per frode e associazione a delinquere, nel processo contro l’imprenditore di criptovalute e suo ex fidanzato Sam Bankman-Fried, noto come SBF. Il processo in corso riguarda uno dei maggiori scandali di sempre nel mondo delle criptovalute: SBF era stato arrestato lo scorso dicembre dopo il fallimento di FTX, una delle piattaforme di scambio di criptovalute più grandi del mondo, che aveva fondato nel 2019. Ellison è la ex dirigente di Alameda Research, un fondo di investimento dello stesso SBF coinvolto nello scandalo.

In pratica, SBF avrebbe usato i soldi che i clienti affidavano a FTX per vivere una vita lussuosa, acquistare proprietà da milioni di dollari alle Bahamas, finanziare lautamente sia il partito democratico che quello repubblicano in vista delle elezioni del 2020 e del 2022, e tappare un gigantesco buco nel bilancio del suo fondo d’investimento Alameda Research. Di recente Ellison si era recentemente dichiarata colpevole di frode telematica, associazione a delinquere finalizzata a commettere frode telematica, associazione a delinquere finalizzata a commettere frode sui titoli e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro.

Per Ellison, che ha 29 anni, è stata stabilita una pena molto più lieve di quella stabilita per SBF, che ne ha 32 e lo scorso marzo era stato condannato a 25 anni: il giudice che l’ha condannata ha riconosciuto la sua cooperazione nel corso del processo e nella conduzione delle indagini sul caso, e ha aggiunto di ritenere che sia «sinceramente pentita» e che sia stata «sfruttata» da SBF per compiere la frode al centro del processo, aggiungendo però che questi elementi non potevano essere una «carta per uscire di prigione», data la gravità dello scandalo, che per gli effetti che ha avuto nel settore è stato paragonato al crollo della borsa di Wall Street nel 2008, che diede inizio alla grave crisi finanziaria di quegli anni.

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