La grande siccità sta lasciando l’Ecuador senza energia elettrica
Da questa notte cominceranno blackout notturni programmati: i bacini artificiali che alimentano le centrali idroelettriche si sono svuotati
Dalla notte di lunedì inizieranno in Ecuador blackout programmati notturni per rispondere alla grave crisi energetica in corso nel paese. Da oltre due mesi in Ecuador non piove, le risorse idriche sono ai minimi storici, i bacini artificiali sono scesi a livelli critici e compromettono il funzionamento delle centrali idroelettriche, che forniscono oltre il 70 per cento dell’energia prodotta. In tutto il paese l’energia elettrica verrà staccata fra le 10 di sera e le 6 del mattino, almeno fino a giovedì, con blackout che potranno durare anche quattro ore consecutive. In dodici delle 24 province ecuadoriane ci sono già state sospensioni della fornitura di energia diurne durante il weekend.
I blackout stanno diventano una misura ricorrente per rispondere alla crisi energetica: ad aprile interessarono alcune città anche per periodi di tredici ore, a giugno invece il blackout non fu programmato, ma causato da problemi alla rete. Quello di questa settimana è però il primo che riguarderà tutto il paese nello stesso momento ed evidenzia la situazione sempre più preoccupante delle risorse energetiche nazionali.
Periodi di siccità sono ricorrenti e si aggiungono alla mancata manutenzione delle centrali e dei bacini artificiali, che così sono diventati poco efficienti e soggetti a vari problemi tecnici. Fino a un paio di anni fa inoltre l’Ecuador comprava energia dalla Colombia, che ha poi deciso di limitare le esportazioni per rispondere a problemi interni, a loro volta causati dalla siccità. In Ecuador alle limitazioni alla rete elettrica si aggiungono quelle della rete idrica: nella capitale Quito e in quindici province sono state attivate misure di razionamento.
I blackout programmati notturni sono stati decisi dal governo del presidente Daniel Noboa per limitare le ripercussioni economiche del taglio della corrente. L’industria manifatturiera, che lavora su turni durante tutte le 24 ore, ha però già lamentato attraverso le associazioni di categoria problemi e danni economici, mentre le opposizioni sostengono che un blackout notturno possa diventare un problema per la sicurezza dei cittadini: in Ecuador da inizio anno le forze dell’ordine sono impegnate in una vasta e complessa operazione contro le bande criminali armate.
L’Ecuador non è l’unico paese sudamericano in cui la prolungata siccità sta causando gravi danni: in Colombia e Perù decine di incendi hanno bruciato oltre 100 chilometri quadrati di foreste, mentre varie aree amazzoniche e del Pantanal fra Brasile, Bolivia e Perù devono confrontarsi con livelli minimi e critici delle acque del Rio delle Amazzoni.