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  • Lunedì 23 settembre 2024

In Germania il cancelliere Olaf Scholz resiste, per ora

La vittoria dei Socialdemocratici in Brandeburgo evita una crisi di governo immediata, ma la coalizione resta fragile e il leader impopolare

Il cancelliere Olaf Scholz (Fabian Sommer/dpa via AP)
Il cancelliere Olaf Scholz (Fabian Sommer/dpa via AP)

Le elezioni di domenica nello stato orientale del Brandeburgo, in Germania, sono state vinte dai Socialdemocratici (SPD), il partito di centrosinistra che governa il paese. Erano un test importante per l’SPD, per il cancelliere Olaf Scholz e per la maggioranza che lo sostiene: la vittoria (con il 30,9 per cento dei voti) dovrebbe scongiurare una crisi immediata di governo, ma non dà certezze a lungo termine sulla tenuta della coalizione. I due partiti alleati dell’SPD, i Verdi e il Partito Liberale Democratico (FDP), hanno ottenuto risultati deludenti che li terranno fuori dal parlamento del Brandeburgo (i primi hanno preso poco meno del 5 per cento, e i secondi intorno all’1 per cento) e sia nel Brandeburgo che nel paese il cancelliere Scholz resta fortemente impopolare, tanto che la dirigenza locale del partito lo aveva invitato a non partecipare alla campagna elettorale.

L’SPD governa lo stato del Brandeburgo fin dalla riunificazione del paese, nel 1990, ma temeva di perdere la maggioranza relativa a favore del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), che invece è stato il secondo partito più votato, con il 29,2 per cento dei voti, migliorando ampiamente il suo miglior risultato storico, il 23,5 per cento del 2019.

Il leader locale del Socialdemocratici, Dietmar Woidke, a differenza di Scholz è piuttosto popolare: governa lo stato dal 2013 e aveva annunciato che si sarebbe dimesso dalle sue cariche all’interno del partito in caso di sconfitta. Durante la campagna elettorale non ha mai organizzato eventi elettorali con Scholz e ha ottenuto il sostegno anche di importanti esponenti locali dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU), principale partito di centrodestra.

Dietmar Woidke, leader locale dell’SPD (AP Photo/Markus Schreiber)

Gli effetti a livello nazionale del voto in Brandeburgo sono difficilmente pronosticabili: se una sconfitta dell’SPD avrebbe potuto aprire una crisi di governo, anche questa vittoria non elimina dubbi e incertezze. Il pessimo risultato elettorale ha già aperto un dibattito all’interno del partito Liberale sull’opportunità di continuare a sostenere Scholz. Il vicesegretario Wolfgang Kubicki, che ha più volte chiesto al partito di uscire dal governo, ha detto: «Non penso che con questi risultati la coalizione possa arrivare a Natale».

Salvo crisi di governo, le elezioni in Germania sono previste per settembre 2025 e anche all’interno dell’SPD ci sono discussioni riguardo all’opportunità di confermare Scholz come candidato cancelliere, vista la sua bassissima popolarità. Almeno ufficialmente però al momento il partito non vuole mettere in discussione questa scelta e Scholz ha definito la vittoria in Brandeburgo «un grande risultato».