Il paese di Taybeh, nel sud del Libano, colpito da un attacco israeliano, lunedì 23 settembre 2024 (AP/Hussein Malla)

Israele sta continuando a bombardare il sud del Libano

Dice di avere colpito 300 obiettivi militari di Hezbollah lunedì mattina: secondo il governo libanese sono state uccise 50 persone

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Lunedì mattina presto l’esercito israeliano ha ripreso a bombardare il sud del Libano, dove dall’inizio dell’invasione israeliana della Striscia di Gaza si sono intensificati gli scontri con il gruppo politico e militare Hezbollah, alleato di Hamas. Nella tarda mattinata Israele ha detto di aver colpito 300 obiettivi militari di Hezbollah. Secondo il ministero della Salute libanese 50 persone sono state uccise e più di 300 ferite negli attacchi di questa mattina. Per far spazio ai feriti, il ministero ha ordinato agli ospedali nel sud e nell’est di sospendere tutte le operazioni non urgenti.

Per il momento ci sono poche notizie rispetto alla risposta di Hezbollah. Nella tarda mattinata i giornali israeliani hanno scritto che la città israeliana di Safed e i suoi dintorni sono stati colpiti da diversi razzi, e che le sirene antiaeree hanno cominciato a suonare in vari luoghi del nord del paese. Non ci sono notizie di morti o feriti.

Poco prima di iniziare a bombardare, Israele aveva detto ai civili libanesi che abitano vicino a edifici utilizzati da Hezbollah a scopi militari di lasciare le loro case, per ragioni di sicurezza. Questa mattina i residenti della capitale Beirut e di altre zone del paese hanno ricevuto un avviso telefonico con cui l’esercito li esortava ad andarsene. Il ministro dell’Informazione Ziad Makary ha detto che anche il suo ufficio ha ricevuto l’avviso, che ha definito uno strumento nella «guerra psicologica» condotta da Israele. Ha anche invitato i cittadini a non dare alla questione «più attenzione di quella che merita», dal momento che se ne stanno occupando le autorità competenti.

Insieme all’ordine di evacuazione, l’esercito israeliano in mattinata aveva diffuso una mappa che individuava come possibili obiettivi 19 comuni libanesi del sud, ma non aveva specificato quali volesse attaccare. Il corrispondente a Beirut per il New York Times ha scritto che più di 110mila libanesi sono già stati fatti evacuare dai comuni vicino al confine, alcuni dei quali sono ora quasi completamente deserti.

Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, ha sostenuto che Israele non avrebbe intenzione per il momento di iniziare un’operazione di terra, ma vorrebbe continuare a colpire il Libano con attacchi aerei, come avvenuto negli ultimi mesi e in modo più esteso nei giorni scorsi.

Gli attacchi reciproci tra Israele ed Hezbollah si sono intensificati ulteriormente negli ultimi giorni, dopo che Israele aveva fatto esplodere migliaia di dispositivi elettronici in Libano appartenenti a Hezbollah, uccidendo almeno 37 persone e ferendone migliaia. Tra sabato sera e domenica Hezbollah aveva lanciato circa 150 missili verso il nord di Israele, colpendo anche Haifa, a 50 chilometri dal confine con il Libano. Negli attacchi dell’esercito israeliano, ha detto il ministro della Salute libanese, erano state uccise almeno tre persone.

Gli scontri tra Hezbollah e Israele hanno già causato l’evacuazione di migliaia di residenti, israeliani e libanesi, dei comuni lungo il confine. «La serie di operazioni continuerà fin quando non raggiungeremo il nostro scopo: far rientrare i residenti del nord nelle loro case in sicurezza», ha detto lunedì mattina il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant, riferendosi agli attacchi verso il Libano degli ultimi giorni.

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