Secondo fonti di “Reuters” le Guardie rivoluzionarie iraniane avrebbero vietato ai propri membri l’uso di dispositivi elettronici di comunicazione

Alcuni dei walkie-talkie esplosi il 18 settembre in Libano (AP Photo)
Alcuni dei walkie-talkie esplosi il 18 settembre in Libano (AP Photo)

Secondo due importanti funzionari della sicurezza del governo iraniano sentiti da Reuters, le Guardie rivoluzionarie, la forza militare più potente dell’Iran, avrebbero vietato a tutti i propri membri di usare qualsiasi dispositivo elettronico di comunicazione. L’ordine è stato imposto dopo che la scorsa settimana migliaia di cercapersone e di walkie-talkie usati da membri di Hezbollah, il gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran, erano esplosi simultaneamente, in quello che si ritiene sia stato un attacco organizzato e compiuto da Israele. Le esplosioni avevano causato migliaia di feriti e decine di morti.

Uno dei funzionari sentiti da Reuters ha detto in forma anonima che è in corso una grande operazione per ispezionare tutti i dispositivi in possesso dei propri membri, e non solo le apparecchiature di comunicazione. Il funzionario ha detto che la maggior parte di questi dispositivi sarebbero stati prodotti in Iran, o importati da Cina e Russia. Al momento non si sa cosa abbia causato l’esplosione dei dispositivi dei membri di Hezbollah, anche se l’ipotesi più concreta, sostenuta da fonti di intelligence statunitensi e dalle autorità libanesi, è fossero stati modificati prima della distribuzione per inserirvi all’interno piccole quantità di esplosivo.

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