Maria Rosaria Boccia è indagata con l’accusa di lesioni e violazione della privacy, dopo la denuncia di Gennaro Sangiuliano

(dal profilo Facebook di Maria Rosaria Boccia)
(dal profilo Facebook di Maria Rosaria Boccia)

Maria Rosaria Boccia è indagata dalla procura di Roma con l’accusa di lesioni e violazione della privacy nei confronti dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: era uno sviluppo atteso, dopo che quest’ultimo giovedì l’aveva denunciata. Boccia è la donna al centro del caso che tra la fine di agosto e l’inizio di settembre aveva portato alle dimissioni dello stesso Sangiuliano da ministro. Sabato la sua casa di Pompei, in provincia di Napoli, è stata perquisita e le sono stati sequestrati il cellulare e un paio di occhiali con una telecamera incorporata che aveva usato per girare un video, poi diffuso sui suoi social e molto commentato, in cui mostrava stanze del parlamento.

Il caso intorno a Boccia e Sangiuliano è nato quando Boccia aveva cominciato a sostenere di essere stata nominata consulente per gli eventi del ministero della Cultura e che la nomina fosse stata ritirata senza un valido motivo: Sangiuliano aveva invece negato di averla nominata, e per dimostrare di avere ragione Boccia aveva allora iniziato a pubblicare documenti e informazioni del ministero della Cultura da cui sembrava effettivamente che avesse avuto perlomeno una certa frequenza con persone e luoghi del ministero, se non un ruolo più definito.

Sullo stesso Sangiuliano dopo le dimissioni è stata aperta un’indagine con le accuse di peculato e rivelazione di segreto, che ha l’obiettivo di capire se Sangiuliano abbia condiviso con Boccia informazioni riservate che non avrebbe potuto diffondere e se abbia usato soldi pubblici per alcune trasferte istituzionali e altri eventi a cui la donna aveva partecipato insieme a lui. Sangiuliano in un’intervista al Tg1 aveva descritto la sua relazione con Boccia come affettiva, aveva negato di aver usato soldi pubblici per lei o di averle dato informazioni riservate sull’attività del ministero. Nel frattempo Sangiuliano è stato sostituito come ministro della Cultura dal giornalista Alessandro Giuli.