È stato liberato il pilota neozelandese sequestrato nel 2023 a Papua per la causa indipendentista
Phillip Mark Mehrtens, il trentottenne pilota neozelandese preso in ostaggio a febbraio del 2023 da un gruppo separatista nelle zone montuose della provincia di Papua, è stato liberato. Lo ha annunciato un portavoce della task force istituita dal governo indonesiano per trattare con gli indipendentisti e ottenere la liberazione di Mehrtens. Al momento del rapimento lui lavorava per la compagnia aerea indonesiana Susi Air e guidava un piccolo aereo che avrebbe dovuto prelevare 15 lavoratori di un’impresa di costruzioni indonesiana impegnati nella provincia di Nduga.
Anche se apparentemente in buona salute, Mehrtens è stato trasportato in aereo nella città di Timika per ulteriori controlli sanitari, incluso un esame psicologico. Nel frattempo ha potuto parlare con la sua famiglia, con cui presto potrà riunirsi, ha detto il ministro degli esteri neozelandese Winston Peters, che ha descritto la liberazione di Mehrtens come una delle più belle notizie ricevute in 45 anni di attività politica.
Il rapimento era stato motivato e descritto dai separatisti armati come uno strumento di lotta per l’indipendenza, obiettivo di un movimento, Free Papua, attivo nella provincia da decenni. Lo scontro con le autorità indonesiane si era intensificato nel 2018, in seguito al rapimento da parte dei separatisti di oltre venti operai che lavoravano alla costruzione di una strada nella provincia di Nduga, 19 dei quali erano poi stati uccisi, insieme a un soldato indonesiano.
La provincia indonesiana di Papua occupa la metà occidentale dell’isola della Nuova Guinea (l’altra metà è occupata dalla Papua Nuova Guinea, uno stato indipendente). Era parte delle colonie olandesi in quell’area, ed è culturalmente ed etnicamente distinta dal resto dell’Indonesia. Quando i Paesi Bassi nel 1949 concedettero l’indipendenza all’Indonesia, mantennero la sovranità sulle province occidentali della Nuova Guinea, con il progetto di una transizione verso un altro stato indipendente.
L’Indonesia reclamò da subito le province e la disputa fu gestita dalle Nazioni Unite fra il 1961 e il 1963: le province dichiararono l’indipendenza, poi l’Indonesia ne prese il controllo con la forza. Nel 1969, in un referendum organizzato dall’ONU ma secondo molti osservatori viziato da brogli, vinse l’adesione allo stato indonesiano. Da allora i movimenti indipendentisti sono impegnati in una guerra a bassa intensità con il governo indonesiano, accusato di essere interessato allo sfruttamento delle molte risorse minerarie (soprattutto oro, nichel e petrolio) ma non al miglioramento delle condizioni di estrema povertà della popolazione.
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