Il dissing tra Fedez e Tony Effe spiegato
Seguendo la pratica tipica dell'hip hop, da alcuni giorni i due cantanti si insultano attraverso canzoni pubblicate online, che fanno milioni di ascolti
Da qualche giorno, specialmente sui social media ma anche sui giornali e in televisione, si parla molto di un dissing in corso fra Fedez e Tony Effe, due rapper molto ascoltati in Italia e che fino a qualche mese fa erano in buoni rapporti. Col termine “dissing” ci si riferisce a canzoni scritte appositamente per insultarsi e prendersi in giro in rima: è una pratica storica dell’hip hop, ancora molto presente soprattutto tra rapper meno conosciuti, ma che occasionalmente può coinvolgere anche artisti più celebri.
Spesso i dissing, specialmente se fra due persone famose, finiscono per essere molto seguiti e commentati sia dai fan che dal pubblico generalista e possono essere anche un buon momento per farsi pubblicità, come sta senza dubbio succedendo in questi giorni con Fedez e Tony Effe. Finora i due hanno fatto uscire in tutto tre canzoni, le cosiddette “diss track”, e nelle ultime ore si sta parlando in particolare dell’ultima di Tony Effe, chiamata “Chiara”, che è uscita giovedì sera e ha raggiunto in poche ore milioni di visualizzazioni.
Il cantante attacca Fedez andando molto sul personale, riferendosi tra le altre cose ai suoi figli, alle sue preferenze sessuali e alle ragioni per cui è finito il suo matrimonio con l’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni. Fino a poco tempo fa i due erano buoni amici e avevano iniziato a battibeccare da qualche mese, motivo per cui il dissing era inizialmente stato percepito da molti più come un modo di far parlare di sé, con successo. Le canzoni hanno raggiunto in poco tempo milioni di visualizzazioni su YouTube e fin da subito, tra l’altro, sono stati coinvolti due marchi di bevande, ossia Red Bull e Boem, di cui Fedez è uno dei fondatori.
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Federico Lucia (Fedez) e Nicolò Rapisarda (Tony Effe) si conoscono da anni, fin da quando Tony faceva parte della Dark Polo Gang, un gruppo musicale in attività dal 2014 al 2021, considerato fra i fondatori della musica trap italiana.
Non è chiaro se la situazione sia cambiata a partire da un avvenimento specifico ma pubblicamente tutto è iniziato a maggio, quando Tony durante un’intervista a Radio 105 aveva detto che Fedez gli aveva proposto di collaborare a una nuova canzone e lui aveva rifiutato. Fedez aveva detto in un’altra intervista che era stata una proposta informale e che Tony aveva ingigantito la cosa.
Il dissing vero e proprio però è iniziato la scorsa settimana, quando Fedez ha fatto uscire “Di Caprio”, una canzone in collaborazione con il giovane rapper Niky Savage, la cui estetica ricorda quella di Tony Effe. Lo stesso Tony aveva fatto questa associazione ad aprile durante un’intervista con Esse Magazine, in cui aveva parlato, senza nominarlo esplicitamente, di un rapper della nuova generazione che sembrava «proprio [lui] nel 2018». La canzone conteneva già una frecciatina a Tony Effe, che in un’occasione si era paragonato a Leonardo DiCaprio per vantarsi di essere bello, almeno secondo la sua percezione.
Martedì è poi uscita la canzone di Tony Effe per 64 Bars, un format video molto famoso dell’azienda Red Bull in cui un rapper e un produttore musicale vengono fatti collaborare a una canzone che dura 64 barre, ossia 64 “versi”. Nella canzone Tony Effe attacca prima Niky Savage e poi accusa Fedez di aver scelto la sua «brutta copia» per la canzone a cui lui si era rifiutato di collaborare. Dice anche che la bevanda creata da Fedez, Boem, gli fa schifo, che Fedez «[fa] beneficienza ma [rimane] un viscido» e che «la Chiara dice che mi adora», un riferimento diretto a Ferragni: negli scorsi mesi si vociferava che i due si stessero frequentando, dopo che lei si era separata da Fedez, ma la cosa non era mai stata confermata.
Il primo a far uscire una canzone di risposta è stato Niky Savage, ma il dissing fra i due è finito lì perché Tony Effe gli ha risposto con una storia su Instagram, dicendogli che lui gli aveva «dato una possibilità» e lui «l’aveva sprecata».
Mercoledì Fedez ha però fatto uscire una nuova canzone contro Tony Effe, chiamata “L’infanzia difficile di un benestante”, in riferimento al fatto che a differenza di molti altri rapper cresciuti in contesti sociali difficili o provenienti da quartieri di case popolari, lui viene notoriamente da una famiglia borghese ed è cresciuto a Roma centro. Nella canzone, che ricalca lo stile dei dissing tradizionali, Fedez definisce Tony un razzista e un «craccomane» (cioè uno che si fa di crack), che non sa parlare. Sembra anche confermare il fatto che lui e Chiara si sentissero, anche se non è chiaro in che termini, nel verso «scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi, io quelli come te li chiamo infami». Nel video di Fedez è presente anche Taylor Mega, l’influencer ex fidanzata di Tony Effe. Anche lei partecipa in qualche modo alla canzone.
In alcuni versi Fedez parla della sua bevanda, che nel video viene anche inquadrata a lungo, con il logo ben in vista. Era piuttosto prevedibile che questo accadesse dato che Tony l’aveva citata nel suo pezzo per Red Bull, ed è usanza nei dissing rispondere a ogni offesa dello sfidante, ma questo dimostra anche come spesso ormai questi momenti vengano utilizzati anche come un modo per fare pubblicità: in passato una cosa del genere sarebbe stata giudicata molto negativamente anche dal pubblico.
Inizialmente Tony aveva detto che la sua canzone in risposta, “Chiara”, sarebbe uscita sabato, ma poi l’ha pubblicata già giovedì. A livello di stile è molto più simile a una vera e propria canzone di Tony Effe: è molto diversa da una classica “diss track”, che spesso non ha ritornello, ha un ritmo molto serrato e le barre sono cantate in tono arrabbiato. Contiene comunque, come le altre che fanno parte di questo dissing, varie battute sessiste e omofobe tipiche dell’immaginario rap e in particolare dei dissing.
Accenna a una presunta bisessualità di Fedez e lo accusa di aver lasciato la moglie nel momento in cui lei aveva più bisogno di lui, ossia durante il cosiddetto “caso Balocco”. Dice inoltre che Fedez ha avuto i suoi figli «solo per postarli», in riferimento al fatto che Ferragni e Fedez, prima di separarsi, pubblicavano molto spesso foto e video dei loro figli sui social.
La canzone inoltre contiene un audio con la voce modificata in cui viene detto che Fedez avrebbe cercato di «comprarsi gli streaming», ossia aumentare i suoi ascolti sulle piattaforme musicali come Spotify con degli ascolti falsi. Diverse persone avevano provato a riportare la voce al suo tono originale usando dei programmi di mixing, e sui social era circolata l’ipotesi che fosse di Ferragni. Altri sostenevano che Tony avesse pubblicato online solo per pochi minuti una prima versione della canzone in cui l’audio non era modificato e in cui si riconosceva chiaramente la voce di Ferragni.
La scelta di tirare in ballo i figli di Fedez non è stata molto apprezzata da una parte di pubblico né da Ferragni, che ha pubblicato una storia su Instagram in cui chiede di lasciarli in pace. Anche Fedez ha risposto alla canzone con una storia su Instagram dicendo che i figli sarebbero dovuti rimanere fuori dal dissing, e venerdì ha pubblicato un’anticipazione della sua seconda diss track, chiamata “Tony Lucrarelli”: è un gioco di parole fra il termine “lucrare” e il cognome della giornalista Selvaggia Lucarelli, che per prima aveva trattato sui giornali il caso Balocco e che poi aveva scritto un libro sulla vicenda intitolato Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez.
Nell’anticipazione Fedez conferma che l’audio nella canzone di Tony sia di Ferragni e li attacca entrambi: il primo per aver tirato in mezzo i suoi figli e per aver scritto una canzone (“Chiara”) da «boomer moralista», la seconda per aver parlato male di lui con Tony e per aver scaricato su di lui tutta la colpa del loro divorzio. La canzone completa, “Allucinazione collettiva”, uscirà nella notte fra venerdì e sabato.