I video spacconi dei Carabinieri sui social

Dall'inizio di settembre il profilo Instagram istituzionale ha cambiato nettamente approccio comunicativo, influenzando anche quello della Polizia

Dal profilo Instagram dell'Arma dei Carabinieri
Dal profilo Instagram dell'Arma dei Carabinieri

Nelle ultime due settimane c’è stato un cambio evidente nella strategia di comunicazione dell’Arma dei Carabinieri, che ha adottato uno stile più audace e moderno nella gestione delle sue pagine social. Sulla pagina Instagram (che è seguita da più di 450mila utenti) sono stati pubblicati video che evocano un immaginario abbastanza cinematografico, accompagnati da canzoni rap (un genere solitamente più vicino al mondo della criminalità che a quello dei Carabinieri) e hip hop e con riferimenti abbastanza espliciti a Grand Theft Auto, una delle serie di videogiochi più famose al mondo, nella quale il protagonista è un criminale libero di girare nella città in cui è ambientato il gioco.

I video sono realizzati e montati in modo visibilmente più professionale rispetto al passato, con scene al rallentatore che riprendono l’estetica di film d’azione commerciali e transizioni (modi creativi di passare da una sequenza all’altra) molto ben riuscite. Lo scopo di questi video sembra quello di mostrare alcuni tratti estetici solitamente associati ai Carabinieri (come le divise, gli stivali e le cosiddette “gazzelle”, ossia le auto che hanno in dotazione) in un modo diverso dal solito, meno istituzionale e più accattivante e celebrativo.

Il cambio di strategia di comunicazione dei Carabinieri peraltro è stato notato anche da chi fa un lavoro analogo per la Polizia: giovedì ha pubblicato un video molto simile per estetica, scelte delle musiche e accuratezza nel montaggio, apparentemente per andare dietro ai nuovi video dei Carabinieri che stanno funzionando molto su Instagram.

Prima di settembre, le pagine social dei carabinieri erano state gestite in maniera decisamente più improvvisata, e con una programmazione abbastanza casuale. I contenuti erano piuttosto monotoni e istituzionali, con foto che li mostravano in situazioni ordinarie (in bici, a cavallo, durante una manifestazione pubblica e così via), o che ritraevano atleti e atlete dell’Arma, saluti militari e così via. Alcune didascalie erano lunghe e verbose, altre fin troppo essenziali.

I video più recenti hanno invece alcuni elementi un po’ spiazzanti. Per esempio, il 9 settembre, è stato pubblicato un video che mostra il cambio di uniforme di un carabiniere, accompagnato da un verso della canzone “VVV” che fa «I’m smokin’ dope like I’m Kid Cudi» («Fumo erba come Kid Cudi», un famoso rapper statunitense).

Il primo video di questo tipo è uscito il 7 settembre e nei giorni seguenti ne sono stati pubblicati altri con formato simile: in uno di questi, ambientato all’interno di un garage, un uomo in borghese lancia un paio di chiavi in aria, e quando lo riprende si ritrova improvvisamente accanto a una moto dei Carabinieri, con tanto di uniforme. Un altro mostra due gazzelle che si rincorrono per strada con in sottofondo la musica di Grand Theft Auto: San Andreas, il quinto gioco della saga, e probabilmente il più popolare.

Il netto cambio di approccio aveva generato ipotesi secondo cui i Carabinieri avessero assunto un nuovo social media manager, cioè la persona che pianifica la comunicazione sui social, per svecchiare la propria immagine: qualcuno che avesse ben presente i linguaggi dei social e le mode che interessano chi li frequenta. Una fonte dell’Arma ha detto al Post che in realtà non c’è un nuovo social media manager, ma «c’è stato un adattamento ai parametri di un certo tipo di comunicazione, con più riferimenti alla cultura pop e contenuti che possano risultare interessanti per il pubblico più giovane». La stessa fonte ha detto anche che non hanno intenzione di usare solamente questo nuovo registro di comunicazione sui social: continueranno a usarli anche per pubblicare aggiornamenti su operazioni e iniziative. Inoltre il tono dei contenuti non dovrebbe apparire insolito, dato che «ci sono tanti carabinieri giovani, e che quindi hanno gli stessi gusti e interessi dei loro coetanei».

I video pubblicati sulla pagina Instagram dell’arma dei Carabinieri sono stati accolti con entusiasmo dalla maggior parte degli utenti. Nei commenti ai post, in tanti hanno lodato la creatività del presunto «nuovo social media manager», le sue scelte musicali e di montaggio e il netto cambiamento che è riuscito a imprimere al feed, ossia la sequenza di contenuti che può essere consultata scorrendo la pagina. Altri invece hanno criticato il cambio di approccio, reputandolo stucchevole e poco adatto alla comunicazione di un corpo militare.