Il principale oppositore di Maduro in Venezuela ha detto di essere stato costretto ad ammettere la sconfitta alle elezioni
Edmundo González Urrutia, il candidato dell’opposizione alle ultime elezioni in Venezuela, vinte dal presidente uscente Nicolás Maduro grazie a brogli elettorali e molto contestate, ha detto di essere stato costretto a firmare una lettera in cui ammetteva la sconfitta in cambio del permesso di lasciare il paese.
González Urrutia ha 75 anni ed è un ex ambasciatore. Secondo le opposizioni sarebbe stato lui, e non Maduro, il vero vincitore delle elezioni in Venezuela, con oltre il 70 per cento dei consensi. Il 7 settembre González Urrutia aveva scritto una lettera indirizzata al presidente del parlamento in cui aveva detto che rispettava la proclamazione da parte del Consiglio nazionale elettorale della vittoria di Maduro alle elezioni. Lo stesso giorno González Urrutia era fuggito in Spagna, dove gli è stato concesso asilo politico, dopo aver passato settimane di clandestinità in Venezuela.
Mercoledì 18 settembre González Urrutia ha detto in un video di essere stato costretto a firmare quella lettera: «Ci sono state ore molto tese, fatte di coercizione, ricatti e pressioni. A quel punto, ho considerato che avrei potuto essere più utile in libertà che imprigionato».