Fabio Ciciliano (Cecilia Fabiano/LaPresse)

L’incarico del commissario straordinario per il comune di Caivano, Fabio Ciciliano, è stato prolungato di un anno

Il governo italiano ha prolungato di un anno l’incarico di Fabio Ciciliano come commissario straordinario per quelli che ha definito «il risanamento e la riqualificazione» del comune di Caivano, vicino a Napoli. Ciciliano, che da luglio è anche capo del dipartimento di Protezione Civile, è commissario da un anno: sta mettendo in atto il piano straordinario voluto dal governo per Caivano, di cui l’anno scorso si era molto parlato per via di un caso di stupro ai danni di due ragazzine di 10 e 12 anni e per il quale sono stati condannati sia minorenni che giovani maggiorenni.

Negli ultimi anni sia questo governo che quelli che l’hanno preceduto hanno nominato moltissimi commissari straordinari, per situazioni di vario genere: dalla pandemia alla siccità, passando per l’alluvione in Emilia-Romagna, l’immigrazione e il Giubileo di Roma del 2025, tra gli altri. La nomina di un commissario straordinario dovrebbe permettere di accelerare le procedure e risolvere in tempi rapidi uno specifico problema, ma almeno in certi casi meno puntuali e circoscritti il ricorso sistematico a una figura del genere non si è dimostrato una soluzione efficace.

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