L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una risoluzione in cui chiede a Israele di lasciare i territori palestinesi occupati

L'Assemblea generale dell'ONU (AP Photo/ Yuki Iwamura)
L'Assemblea generale dell'ONU (AP Photo/ Yuki Iwamura)

Mercoledì l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione non vincolante in cui ha chiesto che Israele si ritiri entro un anno dalle colonie nei territori palestinesi occupati, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. La risoluzione è stata approvata con 124 voti favorevoli, 14 contrari e 43 astenuti. Tra i contrari ci sono stati in particolare gli Stati Uniti, il principale alleato internazionale di Israele, mentre l’Italia si è astenuta.

Nello specifico la risoluzione chiede a Israele di ritirarsi dai territori palestinesi, di bloccare immediatamente tutti i nuovi insediamenti e di mandare via tutti i coloni presenti. Chiede anche che Israele paghi dei risarcimenti ai palestinesi per i danni causati dall’occupazione ed esorta i paesi membri dell’ONU ad adottare misure per impedire scambi commerciali o investimenti che favoriscano la presenza di Israele nei territori, compreso l’embargo sull’esportazione di armi.

La risoluzione, proposta dall’Autorità palestinese, riafferma un parere espresso a luglio dalla Corte internazionale di giustizia dell’ONU, secondo cui le colonie israeliane nei territori palestinesi e l’utilizzo delle risorse naturali che Israele fa in quelle zone violano il diritto internazionale. Come la risoluzione anche quel parere non era vincolante, ma comunque storico: l’ultima volta che la Corte si era espressa sulle politiche israeliane nei territori palestinesi era stata oltre vent’anni fa, nel 2003, quando aveva stabilito che il muro di separazione tra Israele e la Cisgiordania violava il diritto internazionale.