Una stazione di ricarica a Skei, Norvegia (Sean Gallup/Getty Images,)

In Norvegia ci sono più auto elettriche che a benzina

È il primo paese al mondo in cui succede, grazie a molti incentivi all'acquisto: entro il 2026 supereranno anche quelle a motore diesel

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La Norvegia è il primo paese al mondo in cui circolano più auto elettriche che a benzina: lo ha comunicato il Consiglio norvegese per l’informazione sul traffico stradale (OFV), sulla base dei dati ufficiali sulle immatricolazioni delle auto. In Norvegia il 16 settembre erano registrate 2,8 milioni di auto: 754.303 sono elettriche, 753.905 a benzina. I modelli con motore diesel restano i più numerosi e sono poco più di un milione, ma secondo le attuali tendenze di acquisto verranno superati dalle auto elettriche entro il 2026.

In Norvegia infatti quasi tutte le nuove auto comprate sono elettriche: nel 2024 sono state più del 90 per cento del totale, e solo ad agosto il 94 per cento (un record storico). I dati norvegesi sono in netta controtendenza rispetto al resto d’Europa, dove le vendite di auto elettriche sono diminuite a partire dalla fine del 2023. Al momento in Europa è elettrico il 12,5 per cento delle nuove auto vendute, mentre il dato è ancora inferiore negli Stati Uniti, dove è il 9 per cento delle auto nuove vendute. Complessivamente nel mondo è elettrico il 18 per cento delle nuove auto vendute e nessun paese ha quote di vendita come la Norvegia: fra i paesi con le percentuali più alte c’è la Cina, dove le auto elettriche sono il 60 per cento di quelle nuove vendute.

Il successo delle auto elettriche in Norvegia è dovuto principalmente ai forti incentivi all’acquisto stanziati dal governo, che si è riproposto l’obiettivo di arrivare al cento per cento di auto nuove a “zero emissioni” (quindi elettriche, con una minima percentuale di motori a idrogeno) entro il 2025, dieci anni in anticipo rispetto agli obiettivi dell’Unione Europea. Auto e mezzi commerciali (furgoni e camion) elettrici sono esentati dalle tasse sulla vendita e sulle emissioni, pagano tariffe agevolate sulle autostrade e nei parcheggi e possono circolare nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. Le agevolazioni sono cominciate già negli anni Novanta, soprattutto per sostenere economicamente Think, una startup locale che produceva veicoli elettrici, detenuta peraltro da Ford per alcuni anni.

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Gli incentivi economici, piuttosto dispendiosi, sono possibili grazie ai notevoli introiti del paese provenienti principalmente dalla vendita del petrolio. La Norvegia è uno degli stati con il maggiore PIL pro capite al mondo (il prodotto interno lordo diviso per numero di abitanti) e mediamente i suoi cittadini hanno buone condizioni economiche.

Nonostante la diminuzione dei prezzi le auto elettriche rimangono di base mediamente più care dei veicoli a benzina e diesel (almeno al momento dell’acquisto), ma gli incentivi statali le rendono competitive: secondo i dati di OFV negli ultimi 20 anni oltre un milione di auto a benzina sono state rottamate e sostituite principalmente da auto elettriche. Entro la fine di settembre per la prima volta dal 2011 il numero di vetture diesel dovrebbe scendere sotto il milione: la vendita di questo tipo di motore era stata favorita a sua volta da incentivi, a partire dal 2007, perché ritenuta meno inquinante rispetto a quello a benzina. Nei conteggi delle auto elettriche non sono considerate le auto cosiddette “ibride”: ce ne sono circa 350mila in Norvegia. OFV stima anche che le auto complessivamente passeranno dai 2,8 milioni attuali a 3,1 milioni entro il 2030.

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