È stato archiviato il procedimento contro la pm Letizia Ruggeri per un presunto depistaggio nelle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio
Un giudice per le indagini preliminari (gip) di Venezia ha archiviato il procedimento per frode processuale contro Letizia Ruggeri, la pubblico ministero (pm) che aveva seguito le indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni scomparsa in provincia di Bergamo nel 2010. La denuncia era stata presentata nel 2022 dai legali di Massimo Bossetti, l’uomo che dopo una lunga indagine fu condannato per l’omicidio: secondo loro Ruggeri non gestì correttamente la conservazione di alcune prove che contribuirono alla condanna. Il tribunale di Venezia è competente sull’operato dei giudici di quello di Bergamo.
La denuncia riguardava le 54 provette contenenti le tracce biologiche di Bossetti e di Gambirasio: i legali di Bossetti sostengono che oggi, con nuove tecniche, sarebbe possibile analizzare nuovamente quei campioni per dimostrare l’innocenza dell’uomo. Ma dopo la condanna definitiva di Bossetti, avvenuta nel 2018, le provette erano state spostate dal frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo, su decisione di Ruggeri. Secondo le ricostruzioni giornalistiche ci misero 12 giorni ad arrivare, e non si sa come furono conservate nel frattempo. Secondo i legali di Bossetti quel cambio di destinazione avrebbe interrotto la catena del freddo e deteriorato il materiale biologico contenuto, rendendo impossibili nuove analisi.
– Leggi anche: L’omicidio di Yara Gambirasio e i 22 mila test del DNA