È stata annunciata la nuova Commissione Europea
Sarà composta da 16 uomini e 11 donne, compresa la presidente Ursula von der Leyen: fra qualche settimana verrà votata dal Parlamento Europeo
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, rieletta nel suo ruolo a luglio per un altro mandato di cinque anni, ha annunciato oggi la lista dei 26 commissari e commissarie che proporrà al Parlamento Europeo. In tutto saranno 27, lei compresa: 11 donne e 16 uomini. Questi sono i candidati commissari e commissarie proposti da von der Leyen:
La Commissione Europea è l’organo che detiene il potere esecutivo all’interno dell’Unione Europea: i commissari insomma sono paragonabili ai ministri di un governo nazionale. Ciascun commissario è stato ufficialmente indicato da uno dei paesi membri dell’Unione, dopo una trattativa informale con von der Leyen stessa sul nome e sulle competenze da attribuirgli. Quello di von der Leyen per ora è soltanto un annuncio: nelle prossime settimane i candidati commissari parteciperanno a delle audizioni al Parlamento Europeo, simili a una specie di esame sulla propria preparazione nella materia di cui si occuperanno e sulle proprie posizioni politiche. Alla fine delle audizioni – fra novembre e dicembre – il Parlamento dovrà esprimersi in blocco sulla Commissione proposta da von der Leyen.
All’interno della lista ci sono persone che non avranno difficoltà a superare le audizioni del Parlamento, per esperienze pregresse e spessore politico: su tutti i commissari uscenti come lo slovacco Maroš Šefčovič e il lettone Valdis Dombrovskis, in carica rispettivamente dal 2009 e dal 2014. Altri, invece, riceveranno probabilmente qualche attenzione in più: per esempio il candidato italiano Raffaele Fitto, molto rispettato in ambito europeo ma espressione di un governo che al suo interno ha una forte componente euroscettica, come quello di Giorgia Meloni. È possibile che a ricevere maggiori pressioni durante le audizioni saranno i candidati uomini, dato che sono aumentati rispetto alla scorsa Commissione presieduta da von der Leyen (che aveva chiesto esplicitamente di raggiungere la parità di genere).
Il processo per mettere insieme la nuova Commissione è stato piuttosto tortuoso: in un primo momento von der Leyen aveva chiesto a tutti i governi di indicare due nomi di possibili commissari, una donna e un uomo, in modo da rispettare la parità di genere, senza successo. Negli ultimi giorni poi c’è stato un po’ di trambusto per via delle dimissioni del commissario francese uscente, che in teoria era stato indicato anche per la nuova commissione, Thierry Breton. L’annuncio ufficiale della lista era stato poi rinviato per una questione politica interna al governo sloveno, che in un primo momento non aveva permesso di ufficializzare l’indicazione del candidato commissario della Slovenia.