In Portogallo 7 persone sono morte nei vasti incendi nel nord e nel centro del paese
In Portogallo almeno 7 persone sono morte negli incendi divampati lo scorso fine settimana e continuati lunedì e martedì nel nord e nel centro del paese. Secondo la Protezione civile portoghese al momento sono attivi 54 incendi boschivi: per spegnerli sono stati mobilitati 5.300 vigili del fuoco. Lunedì il governo si è rivolto alla Commissione Europea, ottenendo l’attivazione del Meccanismo di protezione civile dell’Unione, che consente ai paesi di chiedere aiuto in caso di emergenze: Italia, Spagna, Francia e Grecia hanno risposto inviando due canadair ciascuno, otto in tutto.
Oltre 50 persone sono state ferite, la maggioranza delle quali fra i vigili del fuoco: martedì tre di loro sono morti perché il loro veicolo era rimasto intrappolato tra le fiamme a Nelas, a 300 chilometri dalla capitale Lisbona. Gli incendi hanno causato la chiusura di due linee ferroviarie e di diverse autostrade, tra cui quella principale che collega Lisbona e Porto. Nel paese sono bruciati più di 620 chilometri quadrati di boschi e terreni: secondo le autorità potrebbero bruciarne altri 200 nelle prossime ore.
Negli ultimi giorni la polizia ha arrestato cinque persone, sospettate di aver appiccato gli incendi. Secondo il vice comandante della Protezione civile, Mário Silvestre, martedì «la situazione è più tranquilla, ma continua a essere preoccupante e complessa». Nel fine settimana le temperature avevano superato i 30 gradi e lunedì il forte vento ha facilitato la diffusione degli incendi, ma la situazione meteorologica dovrebbe migliorare mercoledì pomeriggio. Il governo terrà un Consiglio dei ministri straordinario.