La folla all'American University Hospital di Beirut, dove sono stati portati diversi uomini feriti dall'esplosione dei loro cercapersone (AP Photo/Bassam Masri)

L’esplosione simultanea dei cercapersone dei membri di Hezbollah ha ucciso nove persone e ne ha ferite migliaia

L’ipotesi più accreditata è che l’attacco in Libano sia stato compiuto da Israele: ci sono feriti anche in Siria

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Martedì centinaia di cercapersone usati da membri di Hezbollah, il gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran, sono esplosi simultaneamente in varie parti del Libano e della Siria: migliaia di persone sono state ferite e nove sono state uccise, fra cui sei membri di Hezbollah. Le esplosioni sono avvenute in almeno tre zone del Libano: la capitale Beirut, la valle della Beqaa (nella zona orientale, vicino al confine con la Siria), e nel sud, tutte aree dove la presenza di Hezbollah è molto forte. Le prime sono state attorno alle 15:30, ma altre sono proseguite per circa un’ora.

La National News Agency (NNA), l’agenzia di stampa statale libanese, ha scritto che i dispositivi sarebbero stati fatti esplodere a distanza: l’ipotesi più accreditata è che l’attacco sia stato organizzato e compiuto da Israele, che da mesi si sta scontrando con Hezbollah. Il primo ministro libanese Najib Mikati l’ha definita una «aggressione israeliana» e una «violazione della sovranità libanese». Per ora l’esercito israeliano non ha commentato.

Il ministero della Salute libanese ha detto che i feriti sono 2.800, di cui 200 in condizioni gravi. È stato ferito lievemente anche l’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede nel Regno Unito e vicina all’opposizione siriana, ha detto che quattordici persone, fra cui alcuni membri di Hezbollah, sono state ferite anche nella capitale siriana Damasco e sono state portate in ospedale.

La Croce Rossa libanese sta intervenendo con 130 ambulanze a Beirut e in altre aree nel sud e nell’est del paese. Le forze dell’ordine hanno invitato le persone a lasciare libere le strade per agevolare il passaggio dei mezzi, mentre sui social network stanno circolando alcuni video che mostrano ospedali di Beirut affollati di feriti stesi per terra nelle stanze e nei corridoi mentre vengono soccorsi. Secondo quanto detto al New York Times da un medico libanese, in vari ospedali ci sono moltissime persone con ferite agli occhi, alla faccia e alle mani, e che non ci sono abbastanza chirurghi specializzati nelle operazioni agli occhi per curarli

Un video ripreso dalle telecamere di sicurezza di un negozio di alimentari a Beirut mostra il momento in cui esplode un cercapersone:

I cercapersone sono apparecchi elettronici capaci di ricevere brevi messaggi. Erano molto diffusi negli anni Ottanta e Novanta, ma sono poi stati sostituiti dai telefoni cellulari. Hezbollah li usa per le comunicazioni fra i suoi membri perché ritiene che non siano rintracciabili da Israele, secondo quanto riferito a Reuters da due fonti rimaste anonime.

Quelli esplosi martedì erano l’ultimo modello acquistato da Hezbollah. Un funzionario del gruppo citato in forma anonima dall’Associated Press ha detto che avevano batterie al litio, comunemente usate in molti dispositivi elettronici tra cui cellulari e computer portatili. È possibile che le batterie si siano surriscaldate ed esplodendo abbiano ferito le persone che tenevano in tasca i cercapersone. Ci sono però dubbi sul fatto che le sole batterie potessero causare ferite così rilevanti.

Si parla anche della possibilità che all’interno dei dispositivi, vicino alle batterie, ci fossero degli esplosivi che sono stati fatti detonare a distanza tramite un messaggio o una chiamata: in alcuni video si vedono delle persone ricevere dei messaggi subito prima dell’esplosione. Un esperto di munizioni rimasto anonimo sentito da BBC News ha detto che nei cercapersone avrebbero potuto essere stati inseriti circa 20 grammi di esplosivo, nascosti in un finto componente elettronico. Per ora comunque non ci sono certezze su come sia stato compiuto l’attacco.

Un funzionario citato da Reuters e rimasto anonimo ha definito l’esplosione come «la più grande violazione della sicurezza» subita da Hezbollah nell’ultimo anno, da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza. Hezbollah, così come l’Iran, è uno dei principali oppositori di Israele: in un comunicato martedì sera ha promesso che ci saranno ritorsioni per l’esplosione dei cercapersone.

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