Il momento dell'arresto di Ryan Wesley Routh, l'uomo sospettato di aver voluto sparare a Donald Trump (Martin County Sheriff’s Office via AP)

Le cose che non sono ancora chiare nel tentativo di attentato contro Trump

Com'è possibile che il presunto attentatore sia rimasto appostato per 12 ore, come conoscesse il percorso dell'ex presidente e perché il Secret Service non aveva perlustrato la zona

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Domenica pomeriggio (sera in Italia) le autorità statunitensi hanno arrestato il 58enne Ryan Wesley Routh, che era stato visto con un fucile appena fuori da un campo da golf in Florida dove stava giocando l’ex presidente e candidato del Partito Repubblicano Donald Trump. L’FBI ha detto che sta considerando l’evento come un tentativo di omicidio: diversi aspetti della vicenda non sono però ancora chiari e, come nel caso dell’attentato avvenuto a luglio durante un comizio in Pennsylvania, riguardano principalmente l’apparente disorganizzazione e poca preparazione del Secret Service, l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti.

Dalla ricostruzione che ha dato l’FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale statunitense, Routh era arrivato nei pressi del Trump International Golf Club di West Palm Beach nella notte fra sabato e domenica, intorno alle 2 del mattino. Ci è rimasto per quasi 12 ore, fino a quando, alle 13:31, un agente del Secret Service che camminava davanti a Trump ha visto la canna di un fucile che spuntava dalla recinzione alberata che circonda il campo. Routh è fuggito ed è stato arrestato circa 45 minuti dopo: l’ufficio dello sceriffo della contea di Martin ha pubblicato un video dell’operazione.

L’agente capo dell’FBI a Miami, Jeffrey B. Veltri, ha detto che non ci sono per ora indicazioni che Routh fosse insieme ad altri, ma non è quindi chiaro come sapesse che Trump sarebbe andato a giocare a golf proprio in quel campo quel giorno: si sa che l’ex presidente gioca a golf tutte le domeniche ma, a differenza del comizio in Pennsylvania, che era un evento pubblico, in questo caso non era stato reso noto il suo percorso.

Non è inoltre ancora chiaro come Routh si fosse procurato il fucile che stava imbracciando, dato che legalmente non può detenere un’arma perché i suoi precedenti penali glielo impediscono. Fra questi è stato condannato nel 2002 in North Carolina per essersi barricato nel suo luogo di lavoro con un fucile automatico non dichiarato alle autorità che secondo la legge dello stato è classificato come arma di distruzione di massa.

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L’ultima cosa ancora non chiara è perché il Secret Service non abbia perlustrato il perimetro del campo da golf prima che Trump iniziasse a giocare. Il presidente ad interim dell’agenzia, Ronald L. Rowe Jr., ha detto lunedì che Trump non avrebbe dovuto essere lì quel pomeriggio, ma non ha chiarito se questo significava che i suoi agenti non avessero avuto tempo di fare tutti i controlli necessari.

Secondo il New York Times negli anni il Secret Service ha adottato approcci non molto coerenti e omogenei riguardo a questo tipo di controlli: a volte le persone presenti sui campi da golf insieme a Trump sono state controllate con degli scanner per assicurarsi che non avessero armi, mentre in altre hanno potuto avvicinarsi all’ex presidente senza particolari accorgimenti.

Trump è anche solito guidare autonomamente il suo cart, il mezzo che i giocatori di golf usano per spostarsi da una parte all’altra dei campi. Il cart di Trump ha affisso lo stemma presidenziale, ma per il resto è un veicolo normale sul quale non sono stati installati particolari dispositivi di sicurezza, come vetri antiproiettile. Quando Trump guida i suoi collaboratori e gli agenti del Secret Service si limitano a seguirlo a distanza, a bordo di altri veicoli.

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