La passione di Donald Trump per il golf è un problema per il Secret Service
Per l'agenzia che si occupa della sicurezza di presidenti ed ex presidenti non è facile controllare gli ampi spazi aperti e il cart su cui si sposta, che non ha protezioni particolari
Domenica pomeriggio (sera in Italia) le autorità statunitensi hanno arrestato Ryan Wesley Routh, che era stato visto con un fucile appena fuori da un campo da golf dove stava giocando l’ex presidente Donald Trump. L’FBI ha detto di considerare l’accaduto come un tentativo di omicidio, il secondo in pochi mesi contro Trump, che è il candidato presidente del Partito Repubblicano alle elezioni del prossimo 5 novembre.
Come altri presidenti prima di lui, Trump è un amante del golf: lo pratica abitualmente e possiede più di 10 club negli Stati Uniti e vari altri all’estero. La sua passione per questo sport è però problematica per le persone che si occupano della sua sicurezza personale. Il golf si gioca all’aperto, su vasti campi che possono essere intervallati da alberi o colline, sfruttabili da potenziali attentatori per nascondersi. Allo stesso tempo, sui campi da golf raramente ci sono strutture che potrebbero essere usate come protezione in caso di un eventuale attacco.
Trump partecipa spesso a eventi pubblici legati al golf, tra cui alcuni tornei. Generalmente in queste occasioni le strutture che ospitano gli eventi non vengono chiuse al pubblico, e le strade circostanti rimangono aperte. Il New York Times ha scritto che negli anni il Secret Service (l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti) ha adottato approcci non molto coerenti e omogenei: a volte le persone presenti sui campi da golf insieme a Trump sono state controllate con degli scanner per assicurarsi che non avessero armi, mentre in altre hanno potuto avvicinarsi all’ex presidente senza particolari accorgimenti.
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Trump è solito guidare autonomamente il suo cart, il camioncino che i giocatori di golf usano per spostarsi da una parte all’altra dei campi. Il cart di Trump ha affisso lo stemma presidenziale, ma per il resto è un veicolo normale sul quale non sono stati installati particolari dispositivi di sicurezza, come vetri anti proiettile. Quando Trump guida i suoi collaboratori e gli agenti del Secret Service si limitano a seguirlo a distanza, a bordo di altri veicoli.
Domenica pomeriggio Trump stava giocando al Trump International Golf Club di West Palm Beach, in Florida. La struttura confina con tre strade importanti: Kirk Road, Summit Boulevard e Congress Avenue. Lo sceriffo Ric Bradshaw, responsabile per la contea di West Palm Beach, ha detto che se Trump fosse stato il presidente in carica l’intero campo da golf sarebbe stato circondato da agenti di sicurezza, ma dato che è un ex presidente la sicurezza era limitata alla zona identificata come potenzialmente a rischio dal Secret Service.
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Domenica verso le 13:30 Trump stava giocando tra la quinta e la settima buca. Mentre perlustrava la zona circostante, come da protocollo, un agente di sicurezza ha notato la canna di un fucile spuntare dalla recinzione alberata che circonda il campo, appena fuori dalla zona controllata. L’agente ha cominciato a sparare e Trump è stato portato rapidamente in una stanza di sicurezza. Non ha subìto danni fisici. Wesley Routh, l’uomo armato, è scappato a bordo di una Nissan nera, ma è stato arrestato. Al momento non si conosce il suo movente.
Durante una conferenza stampa lo sceriffo Bradshaw ha detto che la prossima volta che Trump andrà a giocare nella struttura di West Palm Beach «probabilmente ci saranno un po’ più di persone intorno al perimetro» di sicurezza.
L’estensione troppo ridotta del perimetro era stata un problema anche nel precedente attentato contro Trump, quello del 13 luglio: mentre teneva un comizio a Butler, in Pennsylvania, un ragazzo armato con un fucile era riuscito a posizionarsi su un tetto e sparare otto colpi prima di essere individuato e ucciso. Trump era stato ferito in modo non grave all’orecchio destro. L’attentatore, Thomas Matthew Crooks, si trovava poco fuori dal perimetro individuato dagli agenti del Secret Service. L’accaduto aveva fatto emergere grossi dubbi e polemiche sull’operato dell’agenzia, e poco più di una settimana dopo aveva portato alle dimissioni della direttrice Kimberly Cheatle. Al momento il Secret Service è diretto ad interim da Ronald Rowe.
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