Sono cominciati i nuovi controlli più severi alle frontiere della Germania

Un poliziotto tedesco controlla un'auto francese vicino ad Aquisgrana, al confine col Belgio (AP Photo/Martin Meissner)
Un poliziotto tedesco controlla un'auto francese vicino ad Aquisgrana, al confine col Belgio (AP Photo/Martin Meissner)

Da lunedì 16 settembre sono cominciati i controlli più severi alle frontiere tedesche annunciati la settimana scorsa, che riguardano tutti i paesi con cui confina la Germania. Tutti questi nove stati fanno parte dell’accordo di Schengen, che dal 1985 permette la libertà di movimento in una parte sempre maggiore d’Europa: l’introduzione di nuovi controlli comporta una sua sospensione temporanea, ed è stata molto criticata dai paesi confinanti. Secondo la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser la misura dovrebbe servire a ridurre l’immigrazione irregolare e contrastare il pericolo di terrorismo in Germania.

I nuovi controlli di frontiera non saranno sistematici: le forze dell’ordine tedesche non fermeranno ogni singolo mezzo che cercherà di passare il confine via terra, ma dovrebbero aumentare notevolmente la sorveglianza dei varchi principali e fare più controlli a campione sui veicoli. La Germania aveva già attivi controlli alle frontiere con Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera e Austria: ora sono stati introdotti anche con tutti gli altri paesi confinanti, cioè Francia, Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca. I controlli dureranno per sei mesi, poi la misura sarà rivalutata.

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