Anche Aldo Spinelli, imputato per corruzione con Giovanni Toti, si è accordato con la procura per un patteggiamento

Aldo Spinelli (ANSA/LUCA ZENNARO)
Aldo Spinelli (ANSA/LUCA ZENNARO)

Anche Aldo Spinelli, il gestore di un’azienda di servizi portuali imputato per corruzione nell’inchiesta che coinvolge anche l’ex presidente della Liguria Giovanni Toti, ha trovato con la procura un accordo per un patteggiamento. L’imprenditore ha concordato una pena di tre anni e due mesi di carcere e la confisca di 400mila euro, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata della pena. Ora il giudice per l’udienza preliminare dovrà fissare una data per un’udienza in cui deciderà se approvare o meno l’accordo per il patteggiamento.

I magistrati accusano Toti di aver accettato finanziamenti illeciti attraverso il suo comitato elettorale a fronte di diversi impegni verso Spinelli e altri imprenditori. Il più rilevante riguarda lo sblocco del rinnovo per 30 anni della concessione del terminal chiamato Rinfuse (i terminal sono le aree del porto concesse alle aziende per gestire l’arrivo e la spedizione delle merci) a un’azienda partecipata dal gruppo Spinelli, bloccata dall’Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale.

La settimana scorsa era stato annunciato un accordo fra Toti e la procura per patteggiare una pena di due anni e un mese, a cui si aggiunge una confisca di 84.100 euro; la pena detentiva potrà essere sostituita con 1.500 ore di lavori di pubblica utilità. Oltre a lui e a Spinelli l’inchiesta coinvolge anche l’ex presidente dell’autorità portuale che gestisce il porto di Genova Paolo Emilio Signorini, che ha a sua volta trovato un accordo con la procura per il patteggiamento: pena di tre anni e cinque mesi, confisca di 100mila euro e interdizione temporanea dai pubblici uffici.

– Leggi anche: Un patteggiamento è un’ammissione di colpevolezza?