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  • Domenica 15 settembre 2024

Gestire la fama di una cucciola di ippopotamo pigmeo

È quello che sta provando a fare uno zoo thailandese da quando è nata Moo Deng, che per la sua pucciosità è diventata un fenomeno sui social

La cucciola di ippopotamo pigmeo (Chaiwat Subprasom/SOPA Images via ZUMA/Ansa)
La cucciola di ippopotamo pigmeo (Chaiwat Subprasom/SOPA Images via ZUMA/Ansa)
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In Thailandia da quasi due mesi lo zoo Khao Kheow Open di Chonburi, a est della capitale Bangkok, sta vivendo un periodo di improvvisa notorietà: gli ingressi sono aumentati del 30 per cento, nei weekend si formano lunghe code di persone e di auto, e i video e le foto dei suoi canali social sono visti da un numero enorme di persone in tutto il mondo. La causa è Moo Deng, una cucciola di ippopotamo pigmeo nata proprio nello zoo e diventata subito una celebrità online, prima in Thailandia e poi anche altrove. La sua fama, cresciuta enormemente sui social, sta creando qualche problema di gestione allo zoo.

Moo Deng è stata ripresa e fotografata sui social sin dai primi giorni di vita, alla fine di luglio. I gestori degli zoo sanno che alcuni cuccioli possono attirare molte attenzioni e quindi aumentare gli ingressi: succede sempre con i piccoli di panda, ma anche con altri animali. Prima che nascesse, ventimila persone avevano scelto con un sondaggio su Facebook il suo nome, quello di un piatto thailandese a base di maiale e noto per la sua tenerezza, traducibile più o meno come “maiale vivace”. Anche gli altri ippopotami pigmei nati in cattività nello zoo (con cui Moo Deng condivide o la madre o il padre) si chiamano con nomi di piatti thailandesi a base di maiale: ci sono Moo Wan (maiale dolce thailandese), Pha Lor (pancia di maiale stufata) e Moo Tun (maiale stufato).

Moo Deng e la madre (Chaiwat Subprasom/SOPA Images via ZUMA/ansa)

Dopo la nascita la pucciosità di Moo Deng ha aumentato in modo quasi inatteso il pubblico dei video e delle foto dello zoo: alcuni hanno milioni di visualizzazioni su Facebook, mentre il canale TikTok ha oltre 2,6 milioni di follower. Già durante la pandemia lo zoo aveva cominciato a postare online le immagini degli animali che ospitava ed era così diventato piuttosto popolare, almeno in Thailandia.

La cucciola di ippopotamo pigmeo ha però dato al fenomeno tutta un’altra dimensione, che ha effetti anche sulla gestione quotidiana dello zoo: solo nella giornata di sabato i visitatori sono stati 12mila. Peraltro quasi tutti quelli che entrano per vedere Moo Deng la trovano addormentata, visto che come tutti i cuccioli passa gran parte della giornata dormendo e le fasi di attività sono limitate. Gli ippopotami pigmei comunque sono animali notturni e passano buona parte della giornata dormendo anche in età adulta.

I gestori dello zoo indicano due momenti della giornata in cui è più probabile trovare Moo Deng sveglia: fra le 8 e le 9 del mattino, quando gli inservienti puliscono con getti d’acqua il luogo dove gli ippopotami pigmei sono rinchiusi, e il primo pomeriggio, quando danno da mangiare alla madre (Moo Deng la segue e si stacca raramente da lei). Moo Deng pesa 20 chili e si nutre solo di latte materno: è previsto che inizi a mangiare erba fra un mese.

Moo Deng e la madre (Chaiwat Subprasom/SOPA Images via ZUMA/ansa)

Per via della popolarità di Moo Deng lo zoo ha dovuto stabilire dei turni, per cui è possibile osservare l’area degli ippopotami al massimo per cinque minuti (lasciando poi posto agli altri visitatori); ha dovuto allestire un sistema di telecamere a circuito chiuso e prevedere la presenza fissa di un dipendente nell’area. Nei primi tempi infatti un visitatore aveva gettato dell’acqua verso Moo Deng addormentata e un altro aveva provato a svegliarla lanciandole delle conchiglie. Pare che entrambi volessero vederla in azione, come nei video online, e farle delle foto.

Gli ippopotami pigmei sono originari dell’Africa Occidentale e sono considerati una specie a rischio secondo la Lista rossa IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): si ritiene che sopravvivano allo stato selvaggio circa 2000 esemplari, soprattutto in Liberia, Sierra Leone, Guinea e Costa d’Avorio.