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  • Domenica 15 settembre 2024

I gravi allagamenti in Europa centrale

Sette persone sono morte per le piogge forti iniziate giovedì, che hanno causato danni in Romania, Repubblica Ceca, Polonia e Austria, e non sono ancora finite

Jesenik, Repubblica Ceca (Gabriel Kuchta/Getty Images)
Jesenik, Repubblica Ceca (Gabriel Kuchta/Getty Images)
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Da giovedì grandi parti dell’Europa centrale sono state colpite dalle forti piogge della tempesta Boris, che potrebbero continuare anche domenica e che hanno causato sette morti e provocato gravi allagamenti e danni. I paesi più colpiti sono al momento Romania e Repubblica Ceca, ma anche Polonia e Austria hanno già subito gli effetti delle precipitazioni molto intense e dei forti venti. Nei prossimi giorni la tempesta Boris potrebbe spostarsi verso Ungheria, Slovacchia e parte della Germania.

In Romania, nella regione sudorientale di Galati, quattro persone sono morte sabato e una domenica a causa degli allagamenti, decine sono state soccorse dopo essere rimaste bloccate dall’acqua e oltre 5.000 case sono state evacuate. La circolazione è bloccata o rallentata in otto diverse province per gli allagamenti delle strade. Emil Dragomir, sindaco di Slobozia Conachi, uno dei comuni più colpiti, ha definito quello che è successo «una catastrofe di dimensioni epiche». Domenica in Austria è morto un vigile del fuoco impegnato nei soccorsi e un’altra persona è morta in Polonia.

La Repubblica Ceca ha dichiarato l’allerta massima in 38 diverse località, oltre 50mila abitazioni nella zona settentrionale del paese sono rimaste senza corrente elettrica per un prolungato blackout e nella parte orientale del paese migliaia di persone sono state fatte evacuare. Non ci sono stati morti ma quattro persone risultano disperse. A Praga sono scattate le misure di emergenza per evitare l’allagamento della città: sono stati alzati gli argini del fiume e sono state posizionate delle barriere per fermare l’acqua secondo il piano approvato dopo l’alluvione del 2002, che provocò la morte di 17 persone e l’allagamento del centro cittadino.

Dei vigili del fuoco costruiscono le barriere per l’acqua del fiume, a Praga (AP Photo/Petr David Josek)

In Polonia è stata evacuata parte della popolazione di una città vicino al confine con la Repubblica Ceca, Glucholazy. Migliaia di persone sono rimaste senza energia elettrica e le comunicazioni telefoniche e via internet sono interrotte.

A Bratislava, in Slovacchia, si teme che il Danubio possa fuoriuscire dagli argini e l’alto livello delle sue acque potrebbe far allagare anche alcune zone dell’Ungheria, nei prossimi giorni.