Il governo del Sud Sudan ha rinviato di due anni le elezioni previste a dicembre
Il governo del Sud Sudan, guidato dal presidente Salva Kiir Mayardit, ha annunciato venerdì sera che le elezioni previste per dicembre saranno rinviate di due anni (si terranno nel 2026) estendendo il mandato dell’attuale governo provvisorio. Il rinvio delle elezioni è stato giustificato con la necessità di completare le «complesse pratiche non ancora completate» e previste dagli accordi di pace del 2018 per mettere fine alla guerra civile: riguardano la stesura di una Costituzione, la realizzazione di un censimento e la registrazione dei partiti politici.
Salva Kiir è al potere dal 2011, dalla fondazione del paese, e da allora non sono mai state indette delle elezioni. In Sud Sudan dal 2013 al 2018 si è combattuta una sanguinosa guerra civile, con grandi violenze fra diversi gruppi etnici e con la contrapposizione fra il presidente e il suo vice Riek Machar: si stima che almeno 400.000 persone siano morte per gli effetti diretti e indiretti della guerra, fra cui fame e carestie. I profughi sono stati 4 milioni, di cui 2,5 verso i paesi confinanti, Uganda e Sudan, su una popolazione complessiva di 11,4 milioni. Un primo accordo di pace era stato firmato nel 2018, nel febbraio 2020 era stato nominato un governo di unità nazionale e nella primavera del 2021 era stato formato un parlamento non eletto, ma con membri nominati dai partiti. Il presidente Salva Kiir ha 73 anni e da tempo in Sud Sudan si discute anche delle sue precarie condizioni di salute.