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  • Sabato 14 settembre 2024

Papa Francesco non sa quale sia «il male minore» fra Harris e Trump

Ha detto che entrambi «sono contro la vita», riferendosi alle loro posizioni, rispettivamente, su diritto all'aborto e accoglienza dei migranti

La conferenza stampa informale di papa Francesco sull'aereo (Guglielmo Mangiapane/Pool Photo via AP)
La conferenza stampa informale di papa Francesco sull'aereo (Guglielmo Mangiapane/Pool Photo via AP)
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Venerdì durante il volo di ritorno in Italia da Singapore, al termine di un viaggio di 12 giorni tra l’Asia e l’Oceania, papa Francesco ha tenuto il suo consueto colloquio sull’aereo con i giornalisti. Si tratta di conferenze stampa informali, che vengono organizzate sempre in queste occasioni. Tra le varie cose, il papa ha risposto anche a una domanda sulle prossime elezioni statunitensi, dicendo di non sapersi schierare fra il Repubblicano Donald Trump e la Democratica Kamala Harris.

Ambedue sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti sia quello che uccide i bambini. Io non sono statunitense, non andrò a votare lì. In genere, si dice che non votare è brutto, non è buono. Si deve votare. E si deve scegliere il male minore. Chi è il male minore, quella signora o quel signore? Non so, ognuno in coscienza pensi e faccia questo.

Quando dice «chi uccide i bambini» il papa si riferisce al diritto all’aborto, un tema che negli ultimi anni è diventato particolarmente importante per il Partito Democratico. Ha ribadito la posizione della Chiesa e ripetuto che si tratterebbe di un «assassinio». Ma ha anche detto che «mandare via i migranti, non dare ai migranti capacità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza è peccato, e grave».

Negli Stati Uniti si riconosce nella Chiesa cattolica circa il 20 per cento della popolazione statunitense, con concentrazioni più alte negli Stati del nord-est storicamente caratterizzati da una forte immigrazione irlandese o italiana, e più recentemente in quelli del sud (per esempio in California, New Mexico, Texas e Florida) come risultato dell’immigrazione messicana e sudamericana.

Secondo l’istituto di ricerche statistiche e sondaggi Pew Research Center il 52 per cento delle persone cattoliche che si sono iscritte alle liste elettorali (per votare negli Stati Uniti è necessario farlo) si definisce Repubblicano, mentre il 44 Democratico. Nel 2020 l’elettorato cattolico si divise quasi a metà: il 50 per cento votò per Joe Biden, il 49 per Donald Trump. La Chiesa statunitense è organizzata con una propria struttura, in generale più conservatrice rispetto alle posizioni dell’attuale papato, con cui non di rado si scontra. Considera l’aborto il tema «centrale e più importante», ma il 62 per cento dei cattolici statunitensi pensa che l’aborto dovrebbe essere legale «in tutti o in molti casi».

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