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  • Venerdì 13 settembre 2024

Il processo per violenza sessuale al calciatore Albert Gudmundsson

È iniziato il 12 settembre in Islanda e durerà alcuni mesi: lui è da poco passato alla Fiorentina, ma con una clausola in caso di condanna

Albert Gudmundsson con il Genoa nel 2024 (Jonathan Moscrop/CSM via ZUMA Press Wire)
Albert Gudmundsson con il Genoa nel 2024 (Jonathan Moscrop/CSM via ZUMA Press Wire)
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Giovedì il calciatore della Fiorentina Albert Gudmundsson è stato interrogato nel processo penale in cui è imputato a Reykjavik, in Islanda. È accusato di violenza sessuale da una donna che ha incontrato in una discoteca della capitale islandese nell’estate del 2023. Gudmundsson si è dichiarato innocente, ha dato la sua versione dell’accaduto e poi è tornato a Firenze, per riprendere gli allenamenti in vista della partita di domenica, a Bergamo contro l’Atalanta. Potrebbe anche giocare e sarebbe la sua prima partita con la Fiorentina, che lo ha acquistato in estate.

Il processo dovrebbe durare alcuni mesi, il verdetto finale è atteso nel 2025 e il giocatore rischia anche una pena detentiva. La legislazione islandese prevede pene fra 1 e 16 anni nei casi di violenza sessuale, che comprendono molestie, aggressioni e stupro. La sentenza di primo grado però potrebbe arrivare già a ottobre di quest’anno.

Gudmundsson gioca in Italia dal gennaio del 2022, quando il Genoa lo acquistò dall’Az Alkmaar, squadra olandese: attaccante, è uno dei giocatori più forti della nazionale islandese e nello scorso campionato ha confermato col Genoa in Serie A l’ottimo rendimento dell’anno precedente, in Serie B. Ha segnato 14 gol in 35 partite di campionato ed è diventato subito un obiettivo di mercato di molti club italiani ed europei. Le trattative sono state in parte condizionate dai problemi legali del giocatore, che era stato denunciato dalla donna nell’agosto del 2023. Dopo le indagini, durate fino a marzo del 2024, il caso era stato inizialmente archiviato, ma a maggio era stato riaperto per un ricorso presentato dalla donna. Gudmundsson era stato sospeso “in via precauzionale” dalla sua nazionale dopo l’apertura dell’inchiesta, reintegrato dopo l’archiviazione e poi di nuovo sospeso.

In estate è passato alla Fiorentina, per una cifra notevole per il club, che in base ad alcune clausole potrebbe arrivare a 28,5 milioni di euro. La formula utilizzata è quella del prestito oneroso, con obbligo di riscatto nella prossima stagione: è una formula piuttosto diffusa nelle compravendite dei giocatori, perché permette a chi acquista di dilazionare il pagamento, dividendo la cifra totale su due o più bilanci.

La Fiorentina ha pagato 8 milioni subito per il prestito, a cui se ne aggiungeranno 17 per il riscatto e altri 3,5 di possibili bonus legati al rendimento del giocatore. Nel caso specifico di Gudmundsson molti media sportivi hanno però esplicitato l’esistenza di una clausola che in caso di condanna trasformerà l’obbligo di riscatto in un diritto di riscatto: la Fiorentina potrà quindi decidere se esercitare l’opzione o se non completare l’operazione. Questo genere di clausole inserite nei contratti generalmente non è pubblico, ma i media sportivi sono solitamente molto informati e attendibili sul contenuto dei contratti dei giocatori.

Non è il primo caso di violenza sessuale in cui è imputato un giocatore islandese: nel 2019 vari giocatori furono accusati di molestie da alcune donne, e i dirigenti federali cercarono di tenere nascosto l’accaduto. La cosa si trasformò in uno scandalo di grandi dimensioni per il paese.