Il presidente delle Isole Comore, in Africa, è stato aggredito con un coltello ma non è in pericolo di vita
Venerdì Azali Assoumani, presidente delle Isole Comore, un piccolo arcipelago africano tra il Mozambico e il Madagascar, è stato aggredito con un coltello: è stato ricoverato in un ospedale militare e non è in pericolo di vita. L’attacco è avvenuto vicino alla capitale Moroni. L’autore è stato arrestato: una fonte locale ha detto a Reuters che sarebbe un poliziotto di circa vent’anni, ma le sue motivazioni non sono state rese note.
Le Comore sono composte da tre isole e hanno circa 850mila abitanti. Assoumani divenne presidente per la prima volta nel 1999 con un colpo di stato militare. Rimase al governo fino al 2006, e ci ritornò dopo aver vinto le elezioni nel 2016. Dopo la sua vittoria alle elezioni del 2024, contestata dall’opposizione, ci furono grosse proteste contro di lui a Moroni. Ad agosto aveva firmato un decreto che prevede che tutti gli atti dei ministri e dei governatori delle isole dell’arcipelago debbano essere firmati dal segretario generale del governo, cioè suo figlio maggiore Nour El Fath Azali.