In Regno Unito si discute dei cappelli delle guardie di Buckingham Palace
I caratteristici copricapi sono fatti di pelliccia di orso: secondo i critici costa troppo e comporta l'uccisione di troppi animali
In Regno Unito recentemente si è tornati a discutere del costo e del materiale dei famosissimi cappelli di pelliccia di orso nero delle guardie di Buckingham Palace, la residenza dei monarchi britannici a Londra. Giovedì la nota e discussa associazione animalista PETA ha detto che il ministero della Difesa britannico le ha comunicato che dall’anno scorso il prezzo dei cappelli è aumentato del 30 per cento, dall’equivalente di circa 1.800 euro a più di 2.400 euro, e che negli ultimi dieci anni è stato speso più di un milione di sterline per procurarseli.
Secondo PETA (acronimo inglese che sta per “persone per il trattamento etico degli animali”) spendere una tale quantità di denaro pubblico per un accessorio bizzarro e proveniente dall’uccisione di animali selvatici è uno spreco. L’associazione si è offerta, con l’azienda ECOPEL, che produce pellicce sintetiche, di fornire gratuitamente per dieci anni cappelli di finta pelliccia al ministero della Difesa. Il ministero però ha detto che finora non è ancora stato trovato un materiale per sostituire la pelliccia di orso che risponda agli standard necessari per quanto riguarda la resistenza, l’impermeabilità e l’aspetto del cappello.
La guardia di Buckingham Palace è in realtà composta da diversi reggimenti, e non tutti includono il cappello di pelliccia di orso nelle loro uniformi. Il cappello fa però parte delle uniformi dei soldati che partecipano a cerimonie pubbliche come il cambio della guardia giornaliero o la grande parata per celebrare il compleanno del re o della regina. Milioni di persone ogni anno li vedono durante le visite al palazzo e i cappelli sono uno dei pezzi di abbigliamento più associati alla monarchia britannica. Da oltre due secoli i cappelli sono fatti con la pelliccia di orsi neri cacciati in Canada.
Nel 2023 il ministero della Difesa ha acquistato 24 cappelli, per un costo di 48.960 sterline (58mila euro). Secondo PETA ogni cappello richiede la pelliccia di un orso. In Canada vivono centinaia di migliaia di orsi neri, che non sono una specie a rischio di estinzione. Le pellicce acquistate dal governo britannico arrivano da cacciatori autorizzati dal governo canadese, che ogni anno concede alcune migliaia di licenze per la caccia degli orsi neri. Per questo secondo il ministero della Difesa britannico, se anche smettesse di acquistare le pellicce per i cappelli, il numero di orsi uccisi in Canada non diminuirebbe.
È da anni che si discute dell’uso della pelliccia di orso nei cappelli delle guardie di Buckingham Palace. Nel 2022 la questione arrivò al parlamento britannico, dopo che più di centomila persone avevano firmato una petizione online. Un sondaggio condotto allora indicò che il 75 per cento della popolazione del Regno Unito era contrario all’uso di vera pelliccia di orso nei cappelli.
Le guardie di Buckingham Palace non sono le uniche a portare un cappello simile: per esempio fa parte dell’uniforme storica usata nelle parate dai Granatieri di Sardegna, una brigata dell’esercito italiano. La sua diffusione deriva dall’usanza fra i reggimenti di granatieri di diversi paesi d’Europa, fra cui alcuni che poi entrarono nella guardia di Buckingham Palace, di portare un cappello alto e senza tesa, a partire dal 17esimo secolo. I cappelli larghi usati dai soldati del tempo infatti li infastidivano nel lancio delle granate. Inizialmente la maggior parte dei granatieri portava un cappello detto mitra, senza pelliccia. L’uso della pelliccia di orso si diffuse fra Settecento e Ottocento, ma già all’inizio del Novecento era usata quasi esclusivamente nelle uniformi da parata.
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