Un giudice del North Dakota ha dichiarato incostituzionale la legge che vietava l’aborto in quasi tutti i casi
Giovedì un giudice distrettuale del North Dakota, Bruce Romanick, ha dichiarato incostituzionale la legge statale approvata l’anno scorso, una delle più restrittive sul diritto all’aborto di tutti gli Stati Uniti. Romanick, giudice distrettuale di Burleigh County, ha detto che la Costituzione dello stato protegge il diritto di abortire finché il feto non si è formato, in quanto riconosce a «ogni individuo il diritto fondamentale di prendere decisioni mediche circa il suo corpo» e che il provvedimento del governatore Repubblicano Doug Burgum era troppo vago nel definire le eccezioni al divieto, previste solo entro le prime sei settimane di gravidanza e in casi di stupro, incesto o emergenza medica.
L’ordinanza di Romanick rende di nuovo legale l’aborto nel North Dakota, ma non ci sono più cliniche in cui poter interrompere una gravidanza: lo stato aveva già regole estremamente restrittive sull’aborto e nell’estate del 2022 l’ultima struttura rimasta aperta, la Red River Women’s Clinic, era stata trasferita in Minnesota. Il governo statale, controllato dai Repubblicani, con ogni probabilità farà ricorso contro la decisione di Romanick, che si è espresso all’interno di una causa fatta proprio dalla clinica Red River, di cui lo stato aveva chiesto con successo la chiusura.
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