Un ex funzionario della CIA è stato condannato a dieci anni di carcere negli Stati Uniti con l’accusa di essere una spia della Cina

Alexander Yuk Ching Ma (Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, via AP)
Alexander Yuk Ching Ma (Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, via AP)

Alexander Yuk Ching Ma, ex funzionario della CIA, la principale agenzia di intelligence statunitense per l’estero, è stato condannato a dieci anni di carcere negli Stati Uniti con l’accusa di essere stato una spia del governo cinese.

Ma ha 71 anni ed è nato a Hong Kong, ma è naturalizzato statunitense: aveva lavorato per la CIA dal 1982 al 1989, e in seguito si era trasferito prima in Cina e poi alle Hawaii, nel 2001. Qui era stato assunto come linguista a contratto dall’ufficio di Honolulu dell’FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale del paese: secondo il dipartimento di Giustizia statunitense, avrebbe collaborato con le autorità cinesi per circa un decennio.

Ma era stato arrestato nell’agosto del 2020 con l’accusa di aver divulgato informazioni riservate sulla difesa nazionale all’intelligence cinese a partire proprio dal 2001. Rischiava l’ergastolo, ma ha patteggiato una pena di 10 anni ammettendo la colpevolezza e accettando di collaborare con gli investigatori statunitensi per raccogliere maggiori informazioni sui tentativi di spionaggio da parte del governo cinese. Tra le altre cose l’accordo prevede che Ma si sottoponga a test della macchina della verità ogni volta che gli venga richiesto, per il resto della sua vita.

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