Il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump in sei video
La stretta di mano, la mimica della vicepresidente e la fake news dell'ex presidente sui migranti che mangiano cani e gatti, tra le cose più notevoli
Kamala Harris ha messo in difficoltà Donald Trump nel dibattito televisivo di martedì sera tra i candidati alle elezioni presidenziali statunitensi, che era l’ultimo fissato prima delle elezioni di novembre. La candidata dei Democratici non ha fatto errori, è riuscita a non essere associata ai risultati del presidente uscente Joe Biden e in generale ha mantenuto un tono equilibrato e istituzionale. L’ex presidente Repubblicano al contrario ha perso spesso la pazienza, non è riuscito a essere incisivo sui temi più problematici per i Democratici, su tutti l’immigrazione, e ha fatto alcune dichiarazioni confuse, che probabilmente gli verranno rinfacciate da qui al voto.
Uno dei momenti salienti è stato all’inizio del confronto, quando i candidati sono entrati nello studio televisivo di ABC News a Philadelphia. Harris si è avvicinata a Trump e gli ha stretto la mano. Non succedeva dal 2016, durante il dibattito tra Trump e Hillary Clinton: nel 2020, quando il candidato dei Democratici era Biden, la stretta di mano fu evitata anche come precauzione per via della pandemia da Covid-19. Harris si è presentata in modo cordiale e ha chiesto a Trump come stesse. «Piacere di vederla, tutto bene», ha risposto lui. «Facciamo un buon dibattito», ha concluso Harris.
Nel corso dei propri interventi Harris si è spesso voltata verso Trump, soprattutto quando lo ha criticato o gli ha attribuito delle affermazioni. L’ex presidente, invece, ha parlato prevalentemente guardando fisso la telecamera. Harris ha anche reagito con occhiate ed espressioni del viso molto eloquenti alle uscite più strampalate dell’avversario, una cosa agevolata dalla regia televisiva che ha diviso in due lo schermo (con il cosiddetto split screen) durante i rispettivi turni di parola di due minuti. La cosa è stata evidente quando Trump si è messo a dire, subito corretto dai moderatori, che a Springfield in Ohio le persone migranti «mangiano i cani, i gatti e gli animali domestici».
Harris ha risposto ridendo e mostrando incredulità, mentre Trump ripeteva una cosa falsa, peraltro diffusa lunedì dal suo candidato alla vicepresidenza J.D. Vance e subito smentita dalle autorità di Springfield. Quando i moderatori David Muir e Linsey Davis sono intervenuti per rettificare le sue affermazioni, Trump non si è detto convinto e dopo il dibattito ha pubblicato sui social un’immagine generata con l’intelligenza artificiale in cui è circondato da gatti e anatre, per presentarsi come difensore degli animali. Questa tirata è iniziata dopo che Harris aveva invitato ironicamente gli spettatori ad andare ai comizi di Trump per verificare quanto fossero noiosi, lui l’ha presa sul personale.
In generale Harris ha evitato abbastanza abilmente di dover rispondere dei risultati dell’amministrazione di Biden, di cui fa parte, raccontandosi invece come una candidata autonoma. «È importante ricordare all’ex presidente: non sei candidato contro Joe Biden, ma contro di me». In un altro momento, Harris è riuscita a girare a suo vantaggio un attacco di Trump sull’inflazione: «Cerca di allontanarsi da Biden, dice che non lo conosce, ma lei è Biden». Harris ha chiesto di replicare e ha detto sorridendo: «Chiaramente non sono Joe Biden, e certamente non sono Donald Trump. Ciò che offro è una nuova generazione di leadership», rimandando implicitamente all’età dell’avversario (che ha 78 anni, lei ne ha 59).
C’è stato uno scontro notevole anche sulla politica estera. Harris ha detto a Trump che «i leader mondiali ridono di lui», e quando l’ex presidente ha sostenuto che potrebbe far finire la guerra in Ucraina, lo ha incalzato: «Quanto velocemente ti arrenderesti per fare un favore a quella che pensi sia un’amicizia con un conclamato dittatore [il presidente russo Vladimir Putin], che ti mangerebbe a pranzo?». Inoltre non solo Trump ha rivendicato di aver concluso l’accordo con i talebani che portò al ritiro statunitense dall’Afghanistan dell’agosto 2021 (attribuendosi quindi la responsabilità di quello che i Repubblicani considerano un grave insuccesso di Biden) ma ha anche detto che lo avrebbe completato più velocemente, se fosse stato al governo.
Un altro passaggio di pochi minuti che sta circolando molto sui social riguarda la sanità. L’ex presidente ha detto di non avere un piano – ma «princìpi di un piano, non sono presidente al momento» – quando la moderatrice gli ha chiesto se ne avesse o meno uno. Anche in questo caso Harris l’ha guardato inarcando le sopracciglia, piuttosto sbigottita. È stato notato, peraltro, che Trump aveva usato la stessa formula nel giugno del 2019 per promettere di presentare presto misure per «una sanità fenomenale».
Dopo il dibattito Trump ha infine deciso di andare a parlare con i giornalisti, contro le indicazioni del suo staff. Ha sostenuto di aver fatto «il dibattito migliore di sempre», anche se persino i commentatori di orientamento conservatore hanno concluso che sia rimasto sulla difensiva per la maggior parte del tempo. Anche qui l’ex presidente ha dato risposte evasive: come durante il confronto, si è rifiutato di dire se metterebbe il veto su un eventuale divieto nazionale di interrompere la gravidanza votato da un Congresso a maggioranza Repubblicana.
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