La Corte di Cassazione ha disposto un nuovo processo d’appello per Davide Fontana, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Carol Maltesi
Mercoledì la Corte di Cassazione ha annullato la condanna in appello di Davide Fontana, il 45enne milanese condannato all’ergastolo per aver ucciso nel 2022 la 26enne Carol Maltesi, e ha disposto un nuovo processo d’appello. Il nuovo processo non riguarderà la colpevolezza di Fontana, che ha confessato l’omicidio, ma solo l’aggravante della premeditazione: Fontana era stato condannato in primo grado a giugno del 2023 a trent’anni di carcere per omicidio volontario aggravato, soppressione e occultamento di cadavere, ma a febbraio del 2024 la Corte d’Assise d’appello di Milano aveva aumentato la pena, condannandolo all’ergastolo dopo aver riconosciuto le aggravanti della crudeltà e della premeditazione, che nel primo processo erano state escluse. Il nuovo processo riguarderà solo quest’ultima aggravante.
Del femminicidio di Maltesi, particolarmente violento, si parlò a lungo sui giornali e in televisione: fu uccisa all’inizio di gennaio del 2022, ma i resti del suo corpo furono trovati in un bosco il marzo successivo, sezionati in 15 parti e conservati in quattro sacchi neri. Maltesi abitava a Rescaldina, in provincia di Milano, e aveva un figlio di sei anni che viveva con il padre; Fontana era un suo vicino di casa con cui aveva avuto una relazione. La donna aveva lavorato in un centro commerciale di Rescaldina, e da meno di un anno aveva anche iniziato a lavorare nel cinema per adulti, a cui si era avvicinata pubblicando dei video sul sito OnlyFans. Dopo diverse ore di interrogatorio, il 28 marzo Fontana confessò di averla uccisa. Disse anche che per mesi aveva conservato il suo corpo in casa, in un freezer, e che aveva continuato a rispondere al telefono di Maltesi fingendo di essere lei.
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