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  • Mercoledì 11 settembre 2024

È morto il giornalista e conduttore televisivo Luca Giurato

Aveva 84 anni e aveva lavorato a lungo nella Rai, diventando particolarmente noto per le sue gaffe

Luca Giurato nel 2005 (GIULIA MUIR / ANSA / RED)
Luca Giurato nel 2005 (GIULIA MUIR / ANSA / RED)
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Mercoledì sera è morto il giornalista e conduttore televisivo Luca Giurato a causa di un infarto mentre si trovava a Santa Marinella, nel Lazio. Aveva 84 anni.

Giurato era un personaggio televisivo particolarmente amato e conosciuto: aveva partecipato regolarmente a programmi molto seguiti come Unomattina, La vita in diretta e Domenica In, oltre ad aver diretto il giornale radio di Radio Rai negli anni Ottanta ed essere stato vicedirettore del Tg1. Era particolarmente noto per i suoi lapsus e gaffe: per anni il programma televisivo satirico Striscia la notizia gli aveva anche dedicato una rubrica chiamata Ci avrei Giurato, nonché una puntata speciale chiamata Luca Giurato Show. Anche il trio comico Gialappa’s Band aveva ripreso spesso gaffe di Giurato, contribuendo a rendere famose tra un più vasto pubblico espressioni come «A pra foco» (per dire «A fra poco») e «Buongiollo» (per «buongiorno»).

Giurato nacque nel 1939 a Roma. Dopo aver lavorato per anni per quotidiani e radio nazionali, Giurato apparve per la prima volta in televisione nel 1992 con la rassegna stampa A tutta stampa, nel contesto del Tg1 Notte. Nel 1993 cominciò a condurre il programma Domenica In insieme a Mara Venier, e tra il 1994 e il 2008 condusse a più riprese il talk show mattutino di Rai 1 Unomattina, per un totale di dieci edizioni condotte da lui.

Il presidente della Rai Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno pubblicato un comunicato per ricordarlo, dicendo che Giurato «è stato un giornalista che ha incarnato al meglio l’essere volto e voce del servizio pubblico, entrando nelle case degli italiani quasi come uno “di famiglia”, con uno stile inconfondibile, sorridente e “accogliente'” accompagnato da altrettanto inconfondibili simpatia, leggerezza e ironia. Doti umane e professionali che restano patrimonio prezioso del servizio pubblico».