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  • Mercoledì 11 settembre 2024

Le foto delle proteste in Messico contro la riforma del sistema giudiziario

Un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nell'aula del Senato ma non è riuscito a bloccarne l'approvazione

Una manifestante fuori dal Senato messicano, a Città del Messico il 10 settembre
Una manifestante fuori dal Senato messicano, a Città del Messico il 10 settembre (AP Photo/Eduardo Verdugo)
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Martedì in Messico un gruppo di manifestanti con megafoni e bandiere ha fatto irruzione nel Senato per provare a bloccare il voto sulla contestata riforma del sistema giudiziario, ma non ci è riuscito: dopo la mezzanotte, nelle prime ore di mercoledì, la riforma voluta dal presidente uscente Andrés Manuel López Obrador è stata approvata in via definitiva. Prima, durante e dopo il voto a Città del Messico ci sono state proteste.

Una settimana fa la riforma era stata approvata in prima lettura anche alla Camera. Al Senato è stata decisiva la defezione di un senatore dell’opposizione, Miguel Angel Yunes, che ha deciso di votare a favore consentendo così a López Obrador e ai suoi alleati di centrosinistra di avere la maggioranza di due terzi richiesta per le riforme costituzionali.

Per entrare in vigore dovrà ora essere approvata anche da almeno 17 parlamenti statali, ma ci sono pochi dubbi che questo avverrà: i partiti che sostengono il presidente hanno infatti la maggioranza in 25 dei 32 parlamenti statali. Il mandato di López Obrador cominciato nel 2018 sta per finire: a ottobre prenderà il suo posto la nuova presidente Claudia Sheinbaum, eletta a giugno e favorevole alla riforma.

– Leggi anche: Il Senato del Messico ha approvato la contestata riforma del sistema giudiziario