Da aprile 2025 gli abitanti dell’Unione Europea che vorranno visitare il Regno Unito dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica

Aeroporto di Heathrow, Londra (ANSA/EPA/ANDY RAIN)
Aeroporto di Heathrow, Londra (ANSA/EPA/ANDY RAIN)

Martedì il governo britannico ha presentato le nuove regole di ingresso per entrare nel Regno Unito per tutte le persone che non sono cittadine britanniche o irlandesi, che erano state annunciate senza entrare nei dettagli a marzo dell’anno scorso. Chi vorrà entrare nel paese dovrà richiedere online un’autorizzazione elettronica chiamata ETA (electronic travel authorisation): avrà una validità di due anni, nei quali la persona potrà stare nel Regno Unito per un totale di sei mesi, costerà 10 sterline e dovrebbe essere emessa entro pochi minuti dalla compilazione della domanda.

L’ETA sarà quindi una specie di visto molto facile da ottenere, simile all’Electronic System for Travel Authorization (ESTA) richiesto dagli Stati Uniti e all’ETIAS da poco introdotto dall’Unione Europea. L’introduzione dell’ETA non cambia il procedimento che devono seguire le persone che provengono da paesi per cui il Regno Unito richiedeva già un visto, ma riguarda gli abitanti di paesi dai quali fino ad ora non ne serviva uno, fra cui gli stati membri dell’Unione Europea, dato che il Regno Unito non ne fa più parte per via della Brexit.

I primi a essere interessati dalle modifiche saranno coloro che provengono da paesi che non fanno parte dell’Unione Europea e non necessitano di un visto: potranno richiedere l’ETA a partire dal 27 novembre 2024 e ne avranno bisogno per entrare nel Regno Unito dall’8 gennaio 2025. I cittadini europei potranno richiederla dal 5 marzo e ne avranno bisogno dal 2 aprile 2025.