L’uomo francese accusato di aver fatto violentare la moglie è stato di nuovo esentato dal comparire in tribunale per motivi di salute

Una foto dell'avvocata dell'imputato Dominique Pelicot, Béatrice Zavarro (AP Photo/Lewis Joly)
L'avvocata dell'imputato Dominique Pelicot, Béatrice Zavarro (AP Photo/Lewis Joly)

Dominique Pelicot, l’uomo di 71 anni accusato di aver sedato e fatto violentare sua moglie da decine di uomini per anni, è stato esentato per il terzo giorno consecutivo dal comparire in tribunale per essere interrogato a causa delle sue condizioni di salute: da giorni diceva di avere forti dolori intestinali e al tratto urinario. L’interrogatorio sarebbe dovuto avvenire due giorni fa, ma era stato rimandato perché l’avvocata di Pelicot, Béatrice Zavarro, aveva richiesto che l’imputato fosse portato in ospedale per accertamenti.

Tuttavia, dopo aver accordato il ricovero e visti i risultati del controllo, il presidente del tribunale Roger Arata aveva fatto sapere che le sue condizioni di salute non gli avrebbero impedito di presenziare in tribunale e l’aveva convocato per mercoledì. Oggi Pelicot si è presentato in tribunale ma è apparso molto indebolito. Arata ha quindi deciso di rimandare nuovamente la sua testimonianza a giovedì pomeriggio «in base al suo stato di salute e alla sua possibilità di testimoniare».

Pelicot si è dichiarato colpevole delle accuse. Secondo le dichiarazioni di Zavarro, testimoniare per lui sarebbe «essenziale» per dare delle spiegazioni ai suoi figli e alla sua oggi ex moglie Gisèle Pelicot. La donna ha ripreso il suo cognome da nubile dopo il divorzio, ma ha spiegato di voler essere chiamata con il cognome dell’ex coniuge e di volere un processo a porte aperte, nonostante la legge le offrisse la possibilità dell’anonimato, come parte della sua lotta contro la violenza sessuale. Il processo a Dominique Pelicot e agli altri 50 uomini accusati degli stupri è iniziato il 2 settembre scorso e dovrebbe durare fino al 20 dicembre.

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